La stabilità del sistema operativo Windows può essere compromessa da una semplice canzone? A quanto pare sì: ecco di quale si tratta e per quale motivo il computer va in crash.
Pensate un giorno di trovarvi fuori casa con il vostro fido laptop posizionato in modo strategico per permettervi di lavorare e di avere voglia di fare una pausa ricreativa, magari mettendo in sottofondo una canzone che vi piace e vi rilassa, e all’improvviso accorgervi che quello che è di fatto un innocuo passatempo fa andare in crash il computer e compromette tutto ciò che avete fatto.
Fantascienza? Non esattamente, si tratta della pura realtà, anche se per essere onesti si tratta di una realtà storica, di un evento verificatosi nell’ormai lontano 2005 e chiaramente risolto già da tempo. A riportare alla memoria di tutti questo singolare episodio tecnologico è stato Raymond Chen, ex dipendente di Microsoft.
Il sistema operativo dell’epoca, il Windows XP, è stato uno dei più amati dagli utenti Microsoft, talmente ben fatto e stabile da essere preferito a lungo sia al successivo e disgraziato Windows Vista che al più efficiente ma imperfetto Windows 7. Nonostante la fama di OS super funzionale e affidabile, XP aveva una vulnerabilità particolare, andava in crash a causa delle canzoni di Janet Jackson.
Colpevoli erano alcune sonorità contenute all’interno della hit “Rhythm Nation“, le quali andavano in risonanza con gli hard disk di alcuni laptop compromettendone il funzionamento e facendo bloccare i computer.
Come è stato risolto il conflitto tra la musica di Janet Jackson e Windows
Le analisi condotte sui crash hanno permesso di scoprire che il problema non era di Windows ma degli hard disk da 5400 giri montati su alcuni laptop prodotti dal 2005 in poi. Per ovviare all’inconveniente, gli sviluppatori di Microsoft aggiunsero un filtro che, stando a quanto rivelato da Chen, è stato mantenuto all’interno del sistema operativo fino a Windows 7.
Questo filtro permetteva agli utenti di disabilitare ogni scheda sonora sul computer. Successivamente un produttore ha richiesto a Microsoft di rimuovere l’opzione sui propri dispositivi, questo perché poteva diffondersi la voce che togliendo la possibilità di elaborare da PC i suoni si sarebbero potuti ottenere bassi più potenti.
In effetti rimuovendo la funzione di elaborazione suono si ottenevano bassi più profondi, ma a lungo andare questo comprometteva il funzionamento stesso del PC, causando un danno ben più grande di quello che avrebbe causato la riproduzione del noto “Brano Killer” della pop star americana.
I follower di Chen hanno chiesto se la funzione di disabilitazione è stata mantenuta fino ai moderni sistemi operativi Microsoft, ma lui ha spiegato di non essere più da tempo informato e che quindi non può rispondere a questa curiosità.