TV cambia tutto: addio alle app “furbe” per vedere gratis serie e partite

La lotta alla pirateria continua e si aggiorna con strumenti di controllo che riusciranno a bloccare in partenza le app che sfruttano le falle di sistema per fare avviare contenuti illegali come se fossero legit.

Si parla spesso della lotta alla pirateria lanciata dal governo e portata avanti da Agcom attraverso il piracy shield. In questi anni si è compreso come si tratti di una task complicata poiché i siti oscurati vengono sostituiti da altri domini alla velocità della luce, ma anche perché i dispositivi utilizzati per la trasmissione di contenuti streaming illegali riescono ad aggirare i blocchi tramite il cambio di frequenze.

persone sul divano che guardano una tv
TV cambia tutto: addio alle app “furbe” per vedere gratis serie e partite – cellulari.it

Nel frattempo comunque l’Agcom ha aumentato le armi a sua disposizione, riuscendo a trovare accordi di collaborazione sia con i produttori di VPN – adesso i siti bloccati non saranno più visibili anche se si accede con IP celato – e Google. Inoltre ormai il garante della privacy può agire istantaneamente e bloccare qualsiasi contenuti illegale scovato senza alcuna richiesta di autorizzazione preventiva.

Affinché tutto questo possa avere un reale risvolto, tuttavia, è anche necessario che i produttori di device, ovvero le Smart Tv o i dispositivi streaming come Fire Stick di Amazon o Google Tv, si impegnino per bloccare nativamente quelle applicazioni che aggirano il sistema consentendo il funzionamento di applicazioni furbe.

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Proprio Amazon è stata recentemente accusata di non aver applicato delle misure incisive per impedire il funzionamento delle “app furbe” sul proprio dispositivo. L’azienda di Bezos ha rispedito le accuse della BBC al mittente e spiegato che in partenza esiste un sistema di blocco che impedisce alle app illegali di avviarsi.

Scritta "Piracy" evidenziata da lente d'ingrandimento
Amazon fa un passo avanti contro la pirateria: cosa cambia per i possessori di Fire Stick – cellulari.it

Il problema è stato che gli hacker erano stati in grado di modificare il launcher di sistema per fare leggere come assolutamente legali le app pirata al Fire Stick. Al fine di evitare questo utilizzo, Amazon sta utilizzando adesso una blacklist delle app illegali conosciute per far sì che non possano più essere utilizzate dagli utenti che acquistano la sua chiavetta per lo streaming.

Si tratta di un primo passo verso un deciso pugno di ferro contro la pirateria. Amazon ritiene infatti che il sistema Android finora utilizzato permetta un margine di manovra più ampio, inoltre si tratta di un sistema esterno e non direttamente controllato da loro. Così in futuro le Fire Stick utilizzeranno un sistema operativo proprietario chiuso e più facilmente controllabile.

Il sistema operativo Amazon si chiamerà Vega OS e comporterà una riscrittura e un controllo diretto delle app installate, processo che porterà ad un blocco immediato delle app pirata. Inoltre pare che anche il sideloading (l’installazione manuale di nuove applicazioni) sarà bloccato, il che dovrebbe impedire una volta per tutte l’utilizzo di app pirata attraverso il dispositivo.

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