Fai attenzione quando trasferisci del denaro perché il Fisco controlla entrate ed uscite: cosa sapere.
Nell’immaginario collettivo dovremmo prestare attenzione solo al denaro che entra sul nostro conto corrente ma non è così. Il Fisco infatti controlla anche il denaro in uscita che potrebbe appunto causarci problemi con l’Agenzia delle Entrate.

Ogni movimento di denaro sospetto o che fa presupporre redditi non dichiarati, potrebbe comportare dei controlli sul proprio conto corrente sebbene ogni cittadino possa disporre dei suoi soldi come vuole. Infatti, è importante sempre essere in regola con il Fisco. Ecco cosa sapere.
Il Fisco controlla i trasferimenti di denaro in entrata e in uscita
I movimenti di denaro di somme guadagnate legalmente e correttamente dichiarate all’Agenzia delle Entrate non rischiano di essere controllati o di essere sottoposti ad accertamenti da parte del Fisco.

Infatti, il Fisco controlla semplicemente che tutti i contribuenti paghino le giuste imposte. I controlli scattano quando per esempio un contribuente trasferisce denaro che non dovrebbe avere o riceve bonifici che poi non dichiara. Oppure è il caso di un cittadino che riceve il suo stipendio e con quei soldi effettua spese importanti come pagare una vacanza: nessun controllo scatterà in quel caso.
Discorso diverso per un cittadino che non dichiara nulla ma poi ha uno stile di vita costoso o lussuoso: potrebbe destare sospetti. Il Fisco può incrociare i dati delle dichiarazioni dei redditi con quelli dei conti correnti e desumere immediatamente anomalie e discrepanze nell’utilizzo del denaro. Quindi ogni cittadino deve essere consapevole del fatto che quello che accade su un conto corrente non è più un affare privato suo o al massimo della banca.
L’Agenzia delle Entrate ha il potere, infatti, di effettuare i controlli sui conti correnti dei contribuenti e anche la Cassazione glielo riconosce con l’ordinanza 16850 del 19 giugno 2024 affermando che ogni movimento sul conto corrente deve essere giustificato dal cittadino, sia i movimenti in entrata che quelli in uscita. Il contribuente può quindi prelevare e versare qualsiasi cifra sul proprio conto corrente ma deve essere pronto a giustificare il movimento con prove documentali che abbiano data certa in caso di accertamento fiscale.
Senza le giustificazioni dei movimenti si può incorrere in un controllo dell’Agenzia delle Entrate per accertare che non si stia evadendo il Fisco.