Telegram era finita nel mirino della Corte Suprema del Brasile per alcune vicissitudini. Dopo il primo stop ufficiale, la situazione è per fortuna rientrata nella normalità
Una questione abbastanza controversa e che sta facendo discutere. Qualche settimana fa, il blogger (e sostenitore del presidente Bolsonaro) Allan dos Santos aveva pubblicato contenuti fake sul suo canale Telegram. Immediata la richiesta da parte dell’ANATEL alla piattaforma di messaggistica, per procedere con la rimozione delle notizie.
Dopo che questi ultimi si sono rifiutati più volte di procedere con quanto richiesto, la Corte Suprema ha optato per il blocco di Telegram su tutto il territorio brasiliano. Una decisione che è già diventata ufficiale, con Google ed Apple chiamate ad uniformarsi sui propri store di applicazioni.
L’autorità di regolamentazione delle comunicazioni in Brasile ANATEL ha già iniziato ad inviare alle principali aziende operanti sul territorio una richiesta formale, nel quale viene precisato l’obbligo di uniformarsi alla decisione della Corte Suprema. Qualora si decidesse di procedere diversamente, le sanzioni previste sono di circa 18.000 euro al giorno. Stiamo parlando di un colpo basso importante per Telegram, che tutto d’un tratto si ritrova senza uno dei mercati più importanti al mondo.
Vista la libertà (a tratti eccessiva) concessa ai suoi utenti, negli ultimi mesi su Telegram si sono diffuse in maniera sempre maggiore notizie lanciate da Bolsonaro e dai suoi sostenitori. Il prossimo 2 ottobre si terranno le elezioni, e l’attuale presidente ha deciso di ricandidarsi. Mentre Facebook e Twitter avevano cancellato i vari post emersi con fake news, Telegram non ha mosso un dito. Nello specifico, si parla di falsità legate a vaccini e Covid-19 per la maggior parte dei casi.
Lo stesso Bolsonaro ha tenuto a sottolineare che i social sono aziende private e devono applicare le proprie regole di utilizzo, senza però dare la libertà totale agli utenti. Un paradosso, visto l’uso che lui e i suoi sostenitori ne stanno facendo.
AGGIORNAMENTO: La situazione è rientrata nella normalità. Telegram ha infatti eseguito gli ordini del giudice brasiliano, provvedendo a cancellazione dei contenuti falsi e chiudendo i vari account. Da qui è stata disposta la revoca del blocco.
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