Una volta c’era la pausa caffè, durante la quale si assumevano zuccheri e si scambiava qualche chiacchiera con i colleghi; oggi il classico break per rilassarsi dieci minuti a metà di un lavoro particolarmente impegnativo si fa con lo smartphone: più comodo, perché non c’è bisogno di alzarsi dalla scrivania, e, a quanto pare, piacevole allo stesso modo.
Lo rivela uno studio del dottor Sooyeol Kim per la Kansas State University condotto su un campione di 72 dipendenti a tempo pieno: grazie ad un’applicazione specifica, il dottor Kim è riuscito a misurare il livello di benessere nei minuti successivi all’utilizzo del telefonino in pausa, registrando risultati davvero inaspettati! I lavoratori, infatti, hanno confermato di sentirsi molto più rilassati in seguito ad una breve conversazione in chat o ad una sbirciatina sui social; con sensazioni di benessere che per alcuni sarebbero addirittura superiori a quelle della pausa caffè!
Fin qui nulla di male. Per i datori di lavoro potrebbe addirittura rivelarsi un vantaggio, visto che il dipendente non abbandona la sua postazione. Ma si perde qualcosa sul piano della salute: la sedentarietà – si sa – è una delle prime cause dell’obesità. E la rinuncia al confronto faccia a faccia rischia non solo di ridurre le capacità relazionali, ma anche di bloccare la crescita dei giovani talenti. Insomma, al netto il bilancio sembra ampiamente negativo. Questo no, non è affatto reale benessere!
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