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Tap to Pay, la feature stravagante che trasforma l’iPhone in un POS

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A. Roberto Finocchiaro

L’acquisizione della startup Mobeewawe nel 2020 ha dato finalmente i suoi frutti. Apple presenta “Tap to Pay”, la stravagante funzionalità che trasforma l’iPhone in un POS e rivoluziona i pagamenti contactless

Apple toglie i veli a una nuova e stravagante funzionalità destinata a impreziosire e semplificare i pagamenti contactless, pur mantenendo al centro l’esigenza di sicurezza e affidabilità. Forte di un ecosistema magistralmente creato negli anni e improntato su una stretta assonanza tra hardware e software, il gigante di Cupertino ha presentato oggi “Tap to Pay“, l’utile opzione che permetterà di ricevere pagamenti contactless tramite il tag NFC del “melafonino”, il tutto senza “l’intermediazione” (se così si può dire) di un POS o di altri lettori affini.

La rivoluzione dei pagamenti contactless apportata da Apple (Unsplash)

Per vederla all’opera anche in Italia bisognerà purtroppo attendere, giacché trattasi di un’aggiunta riservata al momento ad esclusivo beneficio degli utenti americani: qualcuno, ad ogni buon conto, ha sussurrato che il 2023 potrebbe essere l’anno chiave per un suo esordio su scala globale. Accontentiamoci però di comprenderne il suo funzionamento, con risvolti senza dubbio interessanti dal momento che trasforma l’iPhone in un vero e proprio lettore multipiattaforma per i pagamenti contactless.

Dietro alla funzionalità si cela innanzitutto l’opera della startup Mobeewawe, acquistata dall’azienda di Cupertino nel 2020 con lo scopo di rivoluzionare e semplificare i pagamenti digitali per tutti gli esercenti. La tecnologia sperimentata dalla startup è stata inglobata nella seconda beta del sistema operativo iOS 15.4, che ha avuto così il pregio di sbloccare la funzione.

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Il funzionamento di Tap to Pay e i suoi requisiti

Tap to Pay accetta anche pagamenti tramite i wallet Android e Samsung (Unsplash)

Come funziona Tap to Pay? Il suo obiettivo è far sì che l’iPhone riesca a leggere carte di pagamento, trasformando il “melafonino” quindi come un vero e proprio POS. Una trovata sicuramente utile e soprattutto conveniente per i venditori, grazie anche alla proverbiale attenzione alla sicurezza di Apple e alle garanzie di affidabilità, potenza e convenienza promesse dallo stesso gigante di Cupertino. L’azienda assicura infatti che ogni transazione è criptata e nessun dettaglio relativo ai prodotti acquistati sarà raccolto e utilizzato dalla piattaforma.

Contrariamente all’approccio tradizionale, quella di Apple non sarà comunque una novità ad uso esclusivo dell’ecosistema della “mela”. Pur restando ferma la possibilità di accettare pagamenti tramite Apple Pay (il sistema proprietario di Cupertino), l’esercente potrà sfruttare Tap to Pay anche per completare la transazione tramite servizi alternativi, come Google Pay e Samsung Pay, a cui si aggiungono le carte di debito e credito come American Express, Discover, Mastercard e Visa. A utilizzare per prima Tap to Pay sarà Stripe, ma l’azienda americana ha già promesso di allargare la compatibilità e in quest’ottica si segnala il raggiungimento dell’accordo con Shopify Point of Service.

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L’esercente non avrà bisogno di acquistare un POS dedicato per offrire ai propri clienti i pagamenti contactless. L’unica cosa che sarà richiesta è un’app di supporto per iOS che sarà disponibile su iPhone XS e successivi, per l’appunto i modelli compatibili con Tap to Pay. Per effettuare la transazione, il cliente dovrà avvicinare il proprio iPhone, Apple Watch, carta di credito o debito e il gioco allo smartphone del venditore. Nulla di più semplice e intuitivo.

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A. Roberto Finocchiaro

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