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State lontani da questo tipo di app: vi spia e vende i vostri dati personali

Published by
Sebastiano Spinelli

Esistono alcune applicazioni da cui dovremmo stare alla larga. Di quali stiamo parlando in questo caso? Approfondiamo il discorso.

Con il tempo abbiamo imparato a distinguere le app utili da quelle superflue. Parliamo di applicazioni che non servono e che ci rubano solo del tempo. Inoltre anche quelle fake, cioè che contengono dei virus, sono state disinstallate. In questo modo ci assicuriamo che lo smartphone e la nostra identità vengano protetti. Però c’è un tipo di servizio che utilizziamo spesso e volentieri. E che forse non è così tanto sicuro come crediamo.

App per smartphone: stai alla larga da queste Cellulari.it

Il tema di oggi sono proprio le app di dating. Le più famose che ci siano sembra che siano innocue. Si tratta di Tinder, OkCupid, Mtci, Lovoo e così via. Sono tutte delle applicazioni certificate e che ovviamente non contengono malware di alcun genere. Tecnicamente sono sicure e non c’è niente da dubitare. Il problema è che raccolgono una marea di informazioni sul nostro conto. Questo è ciò che che le rende davvero pericolose.

App di dating, perché non dovrebbero essere usate: raccolgono info su di noi

Ogni app di dating chiede nome, età, sesso, email, data di nascita e città di residenza. Inoltre il profilo può essere configurato con altre informazioni più specifiche. Ad un certo punto si arriva ad inserire ogni tipo di dettaglio possibile. L’app in questione ottiene un sacco di elementi importanti sul nostro conto. E addirittura alcuni di questi sono davvero personali. Queste applicazioni possono persino tracciare la nostra posizione con la geolocalizzazione. Ma c’è anche un altro problema.

Ecco quali applicazioni non dovresti avere sul cellulare Cellulari.it

Secondo degli esperti informatici è probabile che alcuni contenuti vengano inviati a terze parti. Si tratta di messaggi, video o foto, che potrebbero essere usate in certi modi. Cioè per migliorare delle eventuali campagne di marketing. Di base un singolo elemento, come una foto per esempio, viene utilizzato per “potenziare” l’algoritmo. Grazie ad una singola immagine è possibile monitorare comunicazioni, attività o tracciamenti. Tutto questo succede perché vengono inviate in chat o inserite nel profilo.

Molti ricercatori del web sono convinti che queste situazioni accadano per davvero. I profili che vengono creati per le app dating chiedono sempre più informazioni su di noi. E in questo modo il database dei gruppi che le gestiscono si riempie maggiormente. Molti di questi dati personali non vengono riutilizzati e rimangono al sicuro. Ma non è detto che nei termini di servizio di alcune applicazioni questo sia specificato.

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Sebastiano Spinelli

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