Intanto tu paga, poi io, con i miei tempi, ti manderò ciò che tu hai ordinato. Il principio basic che muove l’e-commerce, e non solo, spesso fa acqua. Acqua torrenziale che inonda malcapitati utenti o cittadini. Per fortuna c’è una diga che stoppa tutto: l’AGCOM.
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, che già lo scorso 15 ottobre aveva messo nel mirino MediaWorld, Unieuro/Monclick e Leroy Merlin Italia con l’apertura di tre procedimenti istruttori nei confronti della catena di distribuzione tedesca specializzata nell’elettronica e negli elettrodomestici di consumo, dell’azienda italiana che opera anche a San Marino, e della società francese operante in Italia sempre nel settore della grande distribuzione, ha emesso la sua sentenza.
Una vera e propria stangata quella dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato nei confronti di Mediaworld, Unieuro e Leroy Merlin, ree di prendere i soldi, senza però che gli ordini arrivavano a destinazione. Soprattutto durante il lockdown per la pandemia causata dal Coronavirus.
“L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha concluso tre procedimenti avviati nei confronti di Unieuro S.p.A. e della controllata Monclick, di Leroy Merlin Italia S.r.l. e di Mediamarket S.p.A. (Mediaworld) sanzionandole in totale per 10,9 milioni di euro: Unieuro per 4 milioni, Mediamarket per 3,6 milioni, Leroy Merlin per 3 milioni e Monclick per 300mila euro”.
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La nota ufficiale l’AGCM spiega così i quasi 11 milioni di euro totali, che le quattro società dovranno pagare, per risarcire il maltolto: “Le istruttorie – continua la nota ufficiale – hanno consentito di accertare che le quattro società , nell’ambito dell’attività di e-commerce di prodotti di elettronica di consumo, elettrodomestici, ferramenta, bricolage, giardinaggio e altri prodotti per la casa, svolta tramite i propri siti web aziendali, hanno posto in essere, soprattutto nel periodo di emergenza sanitaria per il Covid 19, alcune condotte scorrette, differenziate per ciascuna impresa ma tutte riconducibili a due pratiche commerciali scorrette. La prima riguarda le criticità relative al momento dell’offerta di prodotti sul sito Internet, l’altra alle disfunzioni registrate successivamente all’acquisto online”.
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Le condotte scorrette di Mediaworld, Unieuro/Monclick e Leroy Merlin vanno ricercate dunque proprio in quel principio (più o meno accettabile) che muove l’e-commerce, non rispettandolo: diffondendo informazioni inesatte e ingannevoli sull’effettiva disponibilità dei prodotti venduti online e sui relativi prezzi, informazioni inesatte e ingannevoli riguardo ai tempi di consegna.
E ancora: l’addebito del pagamento o il blocco del plafond prima della conclusione del contratto, l’annullamento unilaterale degli ordini di numerosi consumatori. Scorrettezze che fin troppo spesso rappresentano il modus vivendi di molte società . Che ritardano nelle consegne dei prodotti acquistati e regolarmente pagati dai consumatori, o quello consegne non arrivano mai, con tutte le conseguenze del caso.
L’AGCM ha sanzionato i 4 colossi per le informazioni ingannevoli sullo stato delle spedizioni, i ritardi e gli ostacoli in relazione all’esercizio dei diritti di rimborso dei consumatori, l’omessa o l’inadeguata assistenza post-vendita rispetto alle numerosissime richieste dei consumatori, i ritardi e gli ostacoli per l’esercizio dei diritti di recesso e di rimborso dei consumatori. Questo non è certo il principio che muove l’e-commerce.
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