In una nuova indagine di Kaspersky, l’Italia si è piazzata al secondo posto per numero di episodi di stalkerware. La società ha evidenziato la presenza di due elementi che stanno alla base del fenomeno
Astruso ai più perché non proprio conosciutissimo, il fenomeno del cosiddetto stalkerware ha conosciuto nel 2021 una rassicurante flessione. Con questo termine si intende far riferimento a quei software che sfruttano un dispositivo mobile (come può essere innanzitutto lo smartphone, ma anche per certi versi i tablet e i computer) allo scopo di spiare la vita privata di una persona.
La pericolosità di questo fenomeno è evidenziata dai recenti dati condivisi da Kaspersky, secondo il quale oltre 32.000 utenti mobili di Kaspersky in tutto il mondo hanno dovuto fronteggiare questa situazione. Questo dato può essere ulteriormente “spacchettato” per indagare la diffusione dello stalkerware a livello settoriale e i numeri condivisi dalla popolare azienda dimostrano la presenza del fenomeno anche in Italia, addirittura finita al secondo posto in Europa per numero di casi a fronte di 611 episodi registrati da utenti Kaspersky. Il nostro territorio si è piazzato all’undicesimo posto a livello mondiale.
Guardando proprio in tutto il mondo, gli episodi più dirompenti di stalkerware si sono registrati in Russia, Brasile, India e Stati Uniti, nelle prime quattro posizioni a livello mondiale per frequenza di casi di abusi.
Nonostante la decrescita del fenomeno, lo stalkerware resta comunque un fattore da cui prendere le distanze e dal quale proteggersi, in quanto appunto utilizzato abusivamente nelle relazioni perché spia, attraverso l’uso di appositi software, i movimenti e le attività di una persona. Rispetto ai dati relativi all’anno 2018, l’indagine avviata da Kaspersky ha confermato la flessione del fenomeno e tale allentamento ha portato a una diminuzione del 39% degli episodi di stalkerware rispetto ai dati del 2020. Come detto prima, non bisogna comunque abbassare la guardia, anche perché secondo i dati condivisi dalla Coalition Against Stalkerware, gli abusi potrebbero ammontare ogni anno a circa un milione.
Resta peraltro la “macchia” dell’Italia, che si è piazzata al secondo posto nella speciale indagine di Kaspersky. Infatti, l’11% degli italiani ha confermato di essere stata vittima di stalking digitale, mentre il 13% ha dichiarato di esser stata vittima di abusi e violenze da parte del proprio patner.
Al di là dei dati statistici, dalla ricerca di Kaspersky emergono due fattori cruciali nello studio del fenomeno, con particolare riguardo al collegamento diretto tra violenza offline e online e all’utilizzo delle tecnologie ICT per esercitare un controllo coercitivo.
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