Piccole azioni quotidiane possono fare la differenza nel risparmio di denaro e c’è un’abitudine che molti abbiamo e che riguarda l’utilizzo dello smartphone che ci porta a spendere denaro inutilmente ogni giorno.
Ciascuno di noi a fine mese si trova a fare un computo delle spese affrontate nel tentativo di cercare qualche voce che ci consenta di capire come possiamo modificare le nostre abitudini per risparmiare e non arrivare con l’acqua alla gola. Spesso infatti bisogna effettuare delle rinunce, privarsi di alcuni piaceri che arricchiscono la vita, ma anche di optare delle scelte più convenienti nell’acquisto di beni di prima necessità.
Al fine di poter respirare a fine mese è anche opportuno modificare alcune routine casalinghe. Ad esempio nell’utilizzo degli elettrodomestici, magari sfruttando le fasce orarie convenienti per lavastoviglie e lavatrice, limitando l’utilizzo del forno (magari utilizzando una friggitrice ad aria per i piatti meno complicati) e mettendo un timer alle luci di casa, magari alimentate da lampadine al Led per ottenere un consumo minore di energia.
Poi ci sono quei costi “fantasma” che sono attribuibili sempre agli elettrodomestici. Ad esempio una televisione o un computer sempre collegati alla presa elettrica continuano a consumare energia anche da spenti. Secondo i calcoli questi tutti insieme possono arrivare persino a farci spendere 100 euro l’anno solo per essere collegati alla presa elettrica.
Il consiglio in questi casi è di staccare dalla presa gli elettrodomestici quando non vengono utilizzati (a parte il frigorifero che deve rimanere sempre in funzione per ovvie ragioni) magari dotandosi di ciabatte multipresa con interruttore così da non dover fisicamente staccare la presa ogni volta che ne interrompiamo l’utilizzo.
I costi fantasma degli smartphone: colpa del caricabatteria
Anche gli smartphone, device elettronici più utilizzati di quest’epoca storica, hanno dei costi fantasma che influiscono sulla bolletta dell’elettricità. Proprio l’utilizzo smodato di questi telefoni porta gli utilizzatori ad avere necessità di utilizzare spesso il caricabatteria per ricaricare il telefono, un’azione che può ripetersi una volta al giorno quando lo smartphone è nuovo e addirittura più volte quando comincia ad invecchiare.

Ovviamente durante la fase di ricarica il caricabatterie consuma più energia elettrica, ma il vero costo aggiuntivo in bolletta è rappresentato dal fatto che spesso e volentieri si tende a lasciarlo collegato alla presa elettrica per comodità, senza sapere che questo continua a consumare energia anche senza il telefono collegato.
Si stima che all’ora un caricabatteria non in funzione consumi tra 0,1 e 05 Watt. In un anno questo consumo arriva dunque intorno ai 4,5 Watt e in base ai prezzi attuali dell’energia elettrica questo ci costa tra 1 e 2 euro. Pensate a moltiplicare questa spesa per i caricabatteria di tutti i membri di una famiglia, considerandone 4 si tratta di una spesa di 4-8 euro all’anno.
Sebbene possa sembrare una spesa irrisoria, c’è da considerare che spesso questa abitudine di tralasciare i costi fantasma ci porta a trascurare il fatto che si possiedono magari più televisori, o computer, che c’è sempre un router Wi-Fi attivo e che questi device sommati portano ad una spesa annua complessiva ben più elevata.
Prendere coscienza di ciò e l’abitudine di annullare questi costi fantasma partendo proprio da quello del caricabatteria dello smartphone può fare la differenza.