Spotify, stangata in arrivo: quanto pagherai da settembre

È stata ufficializzato pochi giorni fa l’incremento sul costo dell’abbonamento di Spotify, da settembre stangata in arrivo: le cause.

Spotify aumenta i prezzi dell’abbonamento Premium, lo ha annunciato senza troppi clamori qualche giorno. L’incremento, che non sarà proprio irrisorio, partirà dal prossimo settembre. La piattaforma streaming per l’ascolto di musica e podcast più scaricata sul pianeta rivisita il suo listino prezzi, anche per via del crollo delle azioni a seguito dello scandalo droni.

Ascolto della musica tramite Spotify
Ascolto della musica tramite Spotify – Cellulari.it

Un mese fa, il fondatore della piattaforma svedese, Daniel Ek, aveva investito circa 600 milioni di euro per una start up, la Helsing, dedita alla produzione di droni militari da impiegare in guerra. La Helsing è un’azienda che produce droni, sviluppando tecnologie militari basate sull’intelligenza artificiale. La decisione di Ek, però, era stata fortemente criticata da artisti e ascoltatori, facendo crollare le azioni di Spotify.

Spotify, azioni crollate in borsa e aumento dei prezzi previsto per settembre

Spotify è una piattaforma che vive di polemiche, paga una miseria gli artisti, stringe accordi da strozzinaggio con le etichette discografiche, e gran parte del ricavato entra nelle tasche del fondatore. Le piattaforme streaming, tra cui Spotify, che promuovono la musica liquida, sono state protagoniste del collasso dell’intera industria musicale, un’industria ormai caduta in ginocchio e irrecuperabile.

Proprio per via dei mancati introiti derivanti dalla vendita degli album, le band non possono fare altro che guadagnare con i concerti dal vivo, dando vita a un altro circolo vizioso, con l’aumento spropositato dei biglietti. Alla maggior parte delle persone, probabilmente, va bene così: si ascolta gratuitamente tutta la musica del mondo, o al massimo ci si abbona pagando una piccola quota mensile per eliminare le pubblicità.

Piattaforma streaming Spotify
Piattaforma streaming Spotify – Cellulari.it

A rimetterci è l’intera industria musicale, le band e gli artisti, prima di tutto, le etichette, tutti coloro che lavorano in questo mondo. E poi c’è la beffa, dove i profitti generati da Spotify, non solo vengono intascati soltanto dalla società di Ek, ma anche investiti per lo sviluppo di tecnologie militari, senza contare le tasse irrisorie versate dal colosso dello streaming ai vari Paesi. Le critiche degli ultimi tempi hanno fatto crollare le azioni in borsa, e così è scattato il piano di aggiornamento nel listino prezzi.

Aggiornamento dei prezzi per l’abbonamento di Spotify: quanto verrà a costare

Aumentano gli abbonamenti Premium, passando dagli attuali 10,99 euro mensili a 11,99 euro. Un euro in più per singolo utente, una quota minima per l’ascoltatore ma che significa tantissimo per la piattaforma. L’incremento coinvolgerà i mancati introiti degli ultimi mesi. Dunque 12 euro in più all’anno per singolo utente.

Calcolando che Spotify vanta quasi 700 milioni di utenti attivi, dei quali quasi 380 milioni (circa il 40% del totale) possiedono l’abbonamento Premium, si tratta di bei soldini. Spotify sta per sbloccare l’audio perfetto, ma non sarà per tutti: cosa sappiamo finora.

Apertura dell'App di Spotify sul telefonino
Apertura dell’App di Spotify sul telefonino – Cellulari.it

Infine, Spotify ha chiarito che non inserirà pubblicità nella versione Premium, come si era vociferato fino a un paio di mesi fa, per guadagnare ulteriormente e massimizzare i ricavi. La piattaforma punterà sempre più sull’intelligenza artificiale, tanto che nel prossimo futuro caricherà brani di gruppi finti e creati con la AI, almeno così si ipotizza, mandandoli in playlist, quindi non dovendo più pagare i diritti d’autore ai veri artisti. La musica, ragazzi, è davvero finita!

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