SPID più vicino alla chiusura definitiva: come gli operatori stanno facendo pressioni

Si va verso la chiusura definitiva dello SPID visto che finora non si è raggiunto alcun accordo tra gli enti accreditati, che rilasciano le credenziali agli utenti, e il Governo.

Il 5 agosto, così come si legge su Repubblica, è stato fatto un tentativo al fine di scongiurare la chiusura da parte di alcuni fornitori dello SPID e inoltre per evitare che tutti gli utenti paghino per questo servizio. La convenzione è scaduta a luglio del 2025 quindi ne è stata introdotta una nuova in questo mese, ma comunque le parti non sembrano trovare un punto d’incontro.

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Mancato accordo per lo SPID tra il Governo e i fornitori (cellulari.it)

Le altre identità digitali presto migreranno su IT-Wallet quindi anche in virtù di questo i fornitori non vogliono firmare l’accordo con il Governo e vorrebbero che lo SPID diventasse sostenibile a livello economico. Il Governo non ha mostrato i decreti sull’IT Wallet e questo non è piaciuto ai fornitori dello SPID. Infatti Alessandro Longo, giornalista di Repubblica, ha scritto: “Chi ha partecipato alla riunione riferisce che i gestori attendevano di vedere in quell’occasione i due decreti sull’IT Wallet, ora in bozza”. 

Il sottosegretario all’Innovazione del Governo, Alessio Butti, ha confermato, in audizione alla Camera, la strada verso la chiusura dello SPID che, secondo lui, avverrà trovando un accordo con i fornitori. Butti ha dichiarato: “Credo che in uno Stato serio l’Identità Digitale debba essere unica e rilasciata dallo Stato, con tutto il rispetto per i provider privati”.

Gli operatori non trovano l’accordo con il Governo: verso la chiusura dello SPID

Le trattative continueranno comunque fino a ottobre ovvero fino a quando ci sarà tempo per firmare la nuova convenzione. Così ha fatto sapere l’associazione che comprende i fornitori dello SPID ovvero Assocertificatori. Dopo questo mese questi fornitori quindi potrebbero decidere di mettere fine allo SPID.

Il Governo vorrebbe passare da questo sistema alla CIE, la carta d’identità elettronica, come unico sistema di riconoscimento per accedere ai servizi digitali della pubblica amministrazione. A gestirla è direttamente lo Stato mentre, come sappiamo, lo SPID è affidato a fornitori privati. Finora gli identity provider avevano garantito che lo SPID non avesse alcun costo, ma adesso potrebbe essere introdotto. Già dal 28 luglio infatti Infocert ha avvisato, attraverso una mail inviata ai proprio clienti, che lo SPID costerà 5,98 euro l’anno.

Quando è stato introdotto

Le intenzioni del Governo sono quelle di introdurre la CIE come unica identità di riconoscimento per accedere ai servizi digitali della Pubblica Amministrazione. Ricordiamo che lo SPID è stato introdotto dall’AgID, Agenzia per l’Italia Digitale, nel marzo del 2016 al fine di cominciare a digitalizzare la Pubblica Amministrazione.

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Come gli operatori stanno facendo pressioni per lo SPID (cellulari.it)

Il tutto fatto per migliorare la sicurezza informatica, facilitare l’accesso ai servizi da parte dei cittadini e per una maggiore efficienza amministrativa. Adesso questo sistema tenderà a sparire e, a breve, si userà quindi soltanto la CIE.

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