Italiani primi in Europa per la sovrapposizione tra sfera privata e lavorativa nella gestione dei dispositivi mobili. Secondo una recente indagine realizzata da OnePoll su un campione significativo di 4.500 cittadini europei, circa la metà degli italiani (49%) utilizza il proprio smartphone privato per lavorare, mentre un terzo (32%) utilizza lo smartphone aziendale per questioni personali.
Sono in media undici le applicazioni personali sugli smartphone di lavoro (ad esempio: Facebook e Whatsapp); nove quelle professionali sugli smartphone personali (come Microsoft Outlook).
Ad un’analisi più approfondita, spiegano gli analisti di OnePoll, si tratta di un’abitudine molto pericolosa per le compagnie, perché i cosiddetti “lavoratori hacker” (quelli che usano i terminali dell’azienda per questioni private) installando app non sempre verificate possono mettere a serio rischio la sicurezza dei dati contenuti nei device. Rientrano in questa categoria il 46% degli impiegati o dei consulenti di età compresa fra i 18 e i 34 anni.
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