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Non solo cellulari

Smartphone: email contenenti virus, spunta la soluzione semplice e veloce

Published by
Pasquale Conte

Avete paura che un’email che avete appena ricevuto sul vostro smartphone sia in realtà un virus? Finalmente c’è una soluzione semplice e veloce che vi permetterà di verificare la veridicità di un contenuto

Il tema della cybersicurezza continua a tenere tutti sull’attenti. Ogni giorno spuntano nuovi allarmi legati a tentativi di phishing, malware che circolano e attacchi mirati da parte di hacker che potrebbero portare ad enormi conseguenze. È sempre bene pensarci due volte prima di cliccare su un link o scaricare un file, perché potrebbe tranquillamente trattarsi di una truffa.

Esiste una soluzione molto semplice ed efficace che vi permetterà di risolvere il tutto in un attimo (Pixabay)

I due mezzi più utilizzati dai malintenzionati per spargere eventuali virus o truffe sono due: SMS ed email. Soprattutto le seconde, con continui avvisi di presunte azioni sospette sul proprio account, password rubate e così via. E c’è poi un link da cliccare per riattivare il tutto, inserendo i propri dati (e consegnandoli nelle mani sbagliate).

Come riconoscere se un’email contiene un virus

Ecco come scoprire subito se l’email che avete appena ricevuto contiene un virus o meno (Pixabay)

Ovviamente ci sono modi per difendersi dalle azioni messe in piedi dai cybercriminali e non incappare in pesanti conseguenze. Volete capire se un’email è in realtà un virus? Esistono alcuni metodi molto semplici ed efficaci per fare ciò, in pochi secondi. La prima cosa da fare è controllare sempre il mittente, nella parte in alto della finestra. Leggendolo attentamente, potreste notare errori di battitura, domini sospetti e così via. La seconda cosa da fare è dare un occhio ai campi A e Cc. Potrebbe infatti trattarsi di una catena di Sant’Antonio, ma anche di un tentativo di auto-replicazione di un virus che ha preso il mittente.

Terzo step è chiaramente quello di controllare il testo. Se all’interno della mail si parla di istituti di credito, reimpostazione di password, richiesta di documentazioni, foto della propria carte di credito o accrediti per eredità, molto probabilmente si tratta di una truffa. Questi sono infatti i “metodi” più comuni sfruttati dai cybercriminali. Altro aspetto fondamentale è quello di guardare eventuali allegati o link. Se si tratta di file .scr, .rar, .zip o addirittura APK, state bene attenti. Infine, una possibile soluzione è quella di munirsi di un antivirus. Windows ha già il suo Defender integrato, mentre per Mac c’è Gatekeeper. Stesso discorso per Android con Google Play Protect. Questi dovrebbero segnalarvi l’eventuale presenza di contenuti poco sicuri.

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Pasquale Conte

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