Gli smartphone moderni sono più potenti dei computer Apollo 11

Gli smartphone di oggi fanno in pochi secondi ciò che il computer dell’Apollo 11 impiegava minuti a elaborare, segnando un salto epocale nella storia della tecnologia.

Uomini sulla Luna
Gli smartphone moderni sono più potenti dei computer Apollo 11 – Cellulari.it

Gli smartphone che abbiamo in tasca ogni giorno sono più potenti di quello che, a volte, pensiamo. Moderni, leggeri, piccoli e compatti, sono dei veri e propri mini-computer con i quali telefoniamo, inviamo messaggi e e-mail, scattiamo foto, navighiamo su Web e social, facciamo acquisti e chi più ne ha più ne metta davvero.

Anni fa, tutto ciò non era minimamente immaginabile. Gli smartphone di oggi racchiudono una potenza di calcolo che supera quella di alcuni computer. Gli smartphone moderni sono più potenti dei computer Apollo 11? Scopriamolo.

Computer dell’Apollo 11 vs smartphone moderni? Ecco cosa non immagini nemmeno

È incredibile da credere, ma il computer dell’Apollo 11 che ha permesso agli esseri umani di camminare sulla Luna nel 1969 era meno potente dei moderni smartphone che, quotidianamente, utilizziamo. I nostri telefoni, infatti, elaborano dati, si connettono a Internet e – tra le altre cose – gestiscono applicazioni complesse. La tecnologia si è evoluta moltissimo, negli ultimi cinquant’anni. Non è solo una questione di capacità di memoria o di velocità, ma anche di versatilità. Basti pensare che i nostri smartphone hanno diverse funzioni in un solo dispositivo.

È straordinario pensare che si tratti di un oggetto che sta nelle nostre mani, che possiamo portare con noi ovunque. I computer dell’Apollo 11, invece, occupavano interi pannelli di controllo e avevano bisogno di un’infrastruttura complessa per poter funzionare. Questo computer era noto come l’AGC (Apollo Guidance Computer). Aveva una memoria RAM da 32.768 bit in tutto e 72 kilobyte di memoria come ROM. Uno smartphone di fascia medio-bassa, oggi, vanta più di 34 miliardi di bit come RAM e 512 gigabyte circa come ROM. Per quanto riguarda la frequenza operativa, si parla di circa 0,043 MHz per l’Apollo contro i circa 2000 MHz per uno smartphone. Questo vuol dire che uno smartphone è centomila volte più veloce nel fare i calcoli rispetto al computer dell’Apollo 11.

Ovviamente, nonostante la sua potenza limitata, per l’epoca l’Apollo Guidance Computer (AGC) era incredibilmente efficiente. I comandi erano, ovviamente, programmati con precisione dagli ingegneri della NASA, per garantire il successo della missione. Oggi, uno smartphone fa in pochi secondi quello che l’AGC faceva in minuti o ore di calcolo, gestendo varie applicazioni contemporaneamente. Dati del genere mettono in evidenza l’avanzamento della tecnologia negli anni. Oggi, è accessibile una potenza di calcolo che prima era impensabile. Scopri anche i modelli di smartphone vintage più cercati dai collezionisti e quanto vale un computer Amiga 4000.
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