Signal, la piattaforma di messaggistica istantanea incentrata sulla privacy, ha bisogno di finanziamenti per sviluppare e introdurre nuove funzioni. Per tenere il passo dei rivali WhatsApp e Telegram ha però scelto una strada alternativa.
Tenere il passo dei grandi colossi del web non è cosa facile per le compagnie tecnologiche più giovani, soprattutto quando si sceglie un approccio etico, con la salvaguardia della privacy al centro di tutto, che inevitabilmente va a limitare i canali tradizionali di monetizzazione. Leggasi annunci pubblicitari, profilazione degli utenti e via dicendo.
E qui entra in gioco la nuova funzione introdotta proprio di recente da Signal, la chat balzataagli onori della cronaca per aver annoverato tra i suoi utenti Edward Snowden, l’ex tecnico della CIA diventato attivista e “gola profonda” in fatto di monitoraggio delle persone da parte delle agenzie governative.
Una nuova funzione dicevamo, che ha fatto di recente la sua comparsa sulla piattaforma di messaggistica istantanea privacy-focused. Lo scopo è quello di consentire agli utenti di effettuare piccole donazioni alla compagnia, così da poter raccogliere i fondi necessari per la ricerca e lo sviluppo senza dover ricorrere ad annunci pubblicitari più o meno invasivi, account premium e così via.
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Ma vediamo nel dettaglio come si articoleranno le donazioni, con diverse formule disponibili ed in ogni caso facoltative. Due le principali modalità di donazioni contemplate: un versamento una tantum o un contributo mensile ricorrente, attraverso i canali di pagamento Google Pay e Apple Pay rispettivamente per le versioni Android e iOS dell’applicazione.
Attualmente sono tre gli importi previsti, disponibili esclusivamente per il mercato USA: 5, 10 o 20 dollari. Come tutte le forme di abbonamento, nel caso di donazione ricorrente, ci sarà un rinnovo automatico, che tuttavia si disattiverà altrettanto automaticamente qualora l’app non venisse utilizzata o disinstallata nel corso del mese. L’opzione tornarà poi nuovamente attiva dopo il successivo utilizzo. Signal, che ha raggiunto a inizio 2021 i 50 milioni di installazioni su device Android, fa capo all’omonima fondazione, impegnata a non ricevere fondi da parte di aziende né tantomeno da azionisti o inserzionisti pubblicitari.
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