“Siamo furiosi”, Instagram arriva il ban: utenti contro IA

Per migliaia di utenti in tutto il mondo che usano regolarmente Instagram sono giorni complicati: è scattato infatti un ban che pare non avere alcun senso e molti sospettano sia colpa dell’IA.

Anche se non sembra, su tutte le piattaforme social occorre mantenere un certo comportamento perché esistono dei limiti oltre i quali non si dovrebbe andare. Chi viola le regole è quindi soggetto al cosiddetto ban: si viene cacciati più o meno in malo modo e tante volte non c’è neanche la possibilità di essere reintegrati e di veder tornare quindi il proprio account. Per chi si comporta male, l’alternativa è quella di crearne uno nuovo e continuare a portare scompiglio.

mano usa instagram ma c'è una grossa X rossa sopra
“Siamo furiosi”, Instagram arriva il ban: utenti contro IA – cellulari.it

Ma quello che sta succedendo con migliaia di utenti Instagram in tutto il mondo, oggetto di ban immotivati, la soluzione non è semplicemente aprire un nuovo account. E mentre aspettiamo di sapere se finalmente Meta dirà qualcosa, intanto gli utenti provano a farsi sentire sugli altri social a cui hanno ancora accesso.

Moltissimi sono quelli che pensano che il ban sia dovuto a un uso dell’intelligenza artificiale come moderatore. Tra l’altro, sembra esserci un pattern nelle accuse che vengono mosse agli utenti.

Che cosa sta succedendo e perché tutti vengono colpiti dal ban su Instagram?

Per capire quanto è frustrante la situazione per moltissimi utenti, non solo quelli che condividono su Instagram i propri ricordi o quello che fanno durante il giorno, basta andare sul social che una volta era Twitter per scoprire quanti sono quelli arrabbiati per aver visto all’improvviso il proprio account sparire colpito da un ban. Un ban che, questo è il sospetto di molti, ha a che fare con l’utilizzo massiccio dell’intelligenza artificiale come strumento di moderazione dei contenuti.

donna guarda instagram
Che cosa sta succedendo e perché tutti vengono colpiti dal ban su Instagram? – cellullari.it

Quello che stupisce però è che, andando a leggere i commenti disperati di quelli che provano a chiedere assistenza e a farsi sentire, è che le accuse sembrano essere ripetutamente le stesse: la distribuzione di materiale non autorizzato a sfondo sessuale. Qualcosa che, data la quantità di account, comincia a non avere senso. Come accennavamo all’inizio, Meta pare ancora mantenere il più assoluto silenzio e non avere intenzione quindi di pubblicare qualcosa o di spiegare ciò che sta accadendo.

Per alcuni il problema poi non è neanche quello di aver semplicemente perso un account personale, quanto di aver perso una fonte di reddito. I social fanno infatti stabilmente parte di strategie di marketing di brand grandi e piccoli. Se anche i vostri account sono stati oggetto di questo ban e siete stati anche voi accusati di cose immotivate, sappiate quindi che non siete soli, vittima di questo scambio di persona collettivo. Che sia finalmente un modo per aprire gli occhi anche a quelli che osannano l’automazione dell’intelligenza artificiale?

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