Non era una app malevola travestita ma una app legittima che, all’improvviso, è diventata pericolosa. Se ce l’hai ancora sullo smartphone è davvero il caso di cancellarla adesso.
Quando si tratta del proprio smartphone è ovviamente molto importante tenere gli occhi aperti. Non solo perché se per errore scarichi un’app malevola c’è il rischio di dover resettare il tuo device e perdere quindi tutto quello che c’era salvato sopra, ma anche perché se il tuo smartphone viene compromesso significa che qualcuno è arrivato ai tuoi file e di certo anche ai tuoi dati personali.
Molto spesso parliamo di quelle app che si fingono legittime mentre sono malevole. Stavolta, invece, c’è da segnalare un’app che era del tutto innocua e anzi piuttosto utile, ma con un aggiornamento si è poi trasformata in un pericolo per gli utenti. Il motivo di questo cambiamento rimane una domanda senza risposta, ma di certo non è qualcosa che si può ignorare o su cui si può soprassedere.
Questa app era utilissima e poi è diventata un malware!
A seconda di quello che fai con il cellulare, hai bisogno di app specifiche da installare sullo smartphone. Se per esempio fai foto e hai la necessità di eseguire fotoritocco, quello che fai è installare app che ti aiutano a lavorare sul cellulare come se avessi davanti lo schermo del PC. Se per mestiere crei video e magari hai bisogno di registrare anche quello che succede sul tuo schermo, hai bisogno di un’app che ti aiuti registrando effettivamente lo schermo.

Per diverso tempo, sullo store di app Google Play Store, c’è stata una di queste app considerata tra le più comode da utilizzare. Improvvisamente poi, l’app si è trasformata in un pericolo per tutti gli utenti che avevano scaricato l’aggiornamento più recente.
Un esperto in cyber-sicurezza, infatti, aveva trovato all’interno della versione più nuova di iRecorder – Screen Recorder (ora sul Google Play Store c’è un’app con lo stesso nome ma sviluppata da un developer diverso e quindi molto probabilmente è un software diverso e più sicuro) un sistema che consentiva ai criminali informatici di registrare quello che accadeva all’interno dello smartphone. Per esempio, registrare l’audio raccolto dal microfono per 60 secondi ogni 15 minuti.
Questa esfiltrazione di dati è purtroppo uno dei sistemi più collaudati tra quelli che i criminali informatici cercano di utilizzare per poter così mettere le mani su qualcosa che potrebbe tornare utile. Se infatti è possibile prendere il controllo dello smartphone di chiunque installi un’app, i potenziali problemi possono diventare davvero enormi.
Quello su cui contano spesso i cyber-criminali è proprio che l’app che viene installata finisca o sul maggior numero possibile di telefoni in generale o su telefoni che magari appartengono a personalità importanti e che possono quindi diventare oggetto di truffe più raffinate o addirittura tentativi di estorsione. Ora anche WhatsApp ha le orecchie!
L’unico modo per difendersi realmente in questi casi è quello di controllare ogni comportamento anomalo del cellulare e tenere d’occhio tutte le nuove app che si installano. Per esempio, gli smartphone Android attivano una piccola icona verde quando il microfono è in funzione. Se ti accorgi di questa icona anche se non stai utilizzando lo smartphone con il microfono, fai attenzione alle app.