Android 4.2 Jelly Bean è la nuova versione della piattaforma open source più diffusa nel settore mobile, che apporta diverse novità e rende il sistema operativo ancora più interessante e avanzato. Una delle features che sta facendo maggiormente discutere (e non in positivo) in queste ore riguarda un nuovo sistema di scanning che consente di scovare applicazioni malware che potrebbero compromettere la stabilità e la sicurezza del dispositivo.
Fin qui tutto ok, anzi, sembrerebbe proprio una gran bella funzione, ma un test fatto da un professore di informatica della North Carolina State University su un campione di 1260 applicazioni utilizzando un Nexus 10 ha dimostrato come il sistema sia ancora troppo “bucato”: a quanto pare, infatti, le applicazioni malevole riconosciute dallo “scanner” di Android sono state solo 193 rispetto al totale.
Un numero decisamente troppo basso, soprattutto se paragonato ad altre soluzioni possibili, come ad esempio antivirus di terze parti che potrebbero essere installate su Android.
Senza entrare nei particolari tecnici che motivano tale prestazione (come ad esempio l’uso di firme hash criptografiche per riconoscere i malware o il suo essere app “in the cloud”, quindi funzionante solo quando si è connessi ad Internet) è necessario tenere a mente una cosa: quando si scaricano applicazioni al di fuori del Play Store è necessario prestare la massima attenzione all’attendibilità della fonte e dello sviluppatore, per evitare di avere brutte sorprese sul proprio Android, anche se si tratta della versione 4.2.
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