Sanatoria per le Partite Iva: solo così però puoi aderire al concordato preventivo

Nuova sanatoria per le Partite Iva: solo così però puoi aderire al concordato preventivo. Per chi è possibile e i vantaggi. 

Il Governo rilancia un’opportunità per i liberi professionisti e per le imprese individuali. Con un emendamento al Decreto Fiscale, infatti, ha riaperto il ravvedimento speciale per le Partite IVA, agevolando quelle che aderiscono al concordato preventivo biennale.

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Sanatoria per le Partite Iva: solo così però puoi aderire al concordato preventivo – cellulari.it

L’obiettivo è quello di rendere più semplice per questi professionisti far ingresso nel nuovo regime e recuperare risorse fiscali da chi ha ancora pendenze. Ecco chi può aderire al concordato preventivo.

Le Partite Iva che possono aderire al concordato preventivo

La nuova misura del concordato preventivo si rivolge a circa 2,2 milioni di titolari di partita IVA soggetti agli Indici sintetici di affidabilità fiscale (ISA), che non avevano beneficiato della precedente finestra. Ci sono due alternative:

  • chi usufruirà del concordato per il biennio 2025-2026 potrà regolarizzare le dichiarazioni dal 2019 al 2023
  • chi ha già aderito al concordato per il periodo 2024-2025 potrà mettersi in regola solo per l’anno 2023.
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Le Partite Iva che possono aderire al concordato preventivo – cellulari.it

La regolarizzazione avviene tramite versamento di un’imposta sostitutiva, con aliquota variabile in base al livello di affidabilità fiscale del contribuente, che si attesta al: 

  • 10% per chi ha un punteggio ISA pari o superiore a 8
  • 12% per punteggi tra 6 e 8
  • 15% per punteggi inferiori a 6.

È previsto un importo minimo fisso di 1.000 euro all’anno, sia per l’IRPEF o IRES, sia per l’IRAP. Occorre pagare, in unica soluzione o la prima rata, entro il 31 marzo 2026. Il Governo ha optato per questa misura per far aderire più Partite Iva al concordato dato che al primo tentativo i risultati sono stati solo modesti (su circa 4 milioni di potenziali beneficiari, hanno aderito meno di 600mila e solo 190mila tra coloro con punteggi ISA più bassi). 

Quindi con questa nuova “finestra”, il Governo vuole stimolare i contribuenti a regolarizzare la loro posizione fiscale ottenendo delle condizioni più vantaggiose. Ovviamente non sono mancate delle critiche da parte dell’opposizione a questa misura che, secondo loro, sfavorirebbe chi ha sempre adempiuto correttamente agli obblighi tributari, e porterebbe ad una disparità di trattamento.

In ogni caso, questa non è l’unica novità fiscale in arrivo prevista nelle modifiche al Decreto Fiscale. Infatti, si discutono anche temi come: 

  • riduzione dell’addizionale IRPEF per i bonus azionari dei manager del settore finanziario
  • riaprire i termini della rottamazione quater per chi è decaduto dai pagamenti
  • esentare le società e associazioni sportive dilettantistiche dall’IMU, a prescindere dalle attività svolte.
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