Samsung ha stretto una collaborazione con l’azienda italiana Arduino, produttrice delle schede elettroniche per oggetti tecnologici fai da te, poiché intende far parte di ogni dispositivo IoT del futuro, con o senza il suo marchio.
Samsung ha realizzato Artik, una serie di processori che fungono da cervello a dispositivi di ogni tipo; una piattaforma opensource pensata per velocizzare una serie di soluzioni IoT.
Artik è stata rivelata dal Presidente di Samsung durante la Conferenza di Internet delle Cose tenutasi a San Francisco. Con questa piattaforma aperta l’azienda sudcoreana offre la possibilità di trovare soluzioni a grandi temi, come ad esempio l’inquinamento dell’atmosfera o la diminuzione delle risorse idriche.
E così l’azienda coreana ha progettato e realizzato una serie di piccoli componenti elettronici e processori, trasmittenti e software e li ha messi a disposizione per essere usati all’interno dei dispositivi digitali, come ad esempio i televisori, le lavatrici, o droni, o le scarpe ortopediche.
Il co-fondatore di Arduino, Massimo Banzi spiega sul blog dell’azienda che i processori Artik sono compatibili con i prodotti Arduino; in questo modo “la comunità di Arduino potrà creare qualcosa di rivoluzionario nell’Internet delle cose, in un modo ancora più veloce e facile”.
SohnYoung Sohn, Presidente e Chief Strategy Officer di Samsung Electronics, ha dichiarato: “Come industria, dobbiamo unire le forze per sfruttare le potenzialità dell’IoT per affrontare le sfide poste da questioni come l’invecchiamento demografico della popolazione, la scarsità d’acqua, l’aumento della congestione del traffico, l’inquinamento e le principali questioni di salute. Abbiamo bisogno di creare potenti piattaforme aperte in grado di sfruttare le informazioni generate dall’IoT per sviluppare nuove conoscenze e nuovi approcci per affrontare le sfide che abbiamo di fronte come società”.
La piattaforma Artik è costituita da 3 moduli:
Samsung ha dato parecchi esempi di situazioni realizzate da aziende startup, in cui può essere applicata la sua piattaforma Artik grazie all’utilizzo dei suoi moduli, il cui costo oscillerà tra 10 e 100 dollari.
Samsung ha come obiettivo quello di avere un ruolo di spicco nell’ambito dell’«Internet delle Cose», ossia degli oggetti che sono collegati e comunicano tra loro attraverso interconnessione in rete.
Secondo i dati del Politecnico di Milano questo business vale già 1,55 miliardi di euro solo in Italia, mentre secondo i risultati di Data Corp riportate dall’AP, tra 5 anni arriverà a 3 mila miliardi di dollari a livello globale.
Il Presidente Sohn ha annunciato inoltre il Samsung Artik Challenge: una gara con in palio un premio da 100mila dollari per la startup che presenterà la migliore applicazione dell’IoT che consente la riduzione dei consumi di acqua.
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