Il nuovo brevetto depositato da Samsung mostra come potrebbero essere i futuri smartphone pieghevoli della linea Galaxy Z Flip
Samsung ha guadagnato un importante margine di vantaggio nel settore degli smartphone pieghevoli e non intende sprecarlo. Mentre i fan di Apple dovranno pazientare ancora un altro po’ prima di toccar con mano l’iPhone pieghevole, l’azienda di Seoul sta pensando a un modo rivoluzionare la propria linea Galaxy Z. E l’ultimo brevetto depositato presso la WIPO (World Intellectual Property Organization) e riportato da Let’s Go Digital sembra andar proprio in questa direzione, con sperimentazioni fin troppo “spinte” a tal punto da sembrare quasi provenire dal futuro.
L’idea di Samsung è molto semplice (si fa per dire): ampliare ulteriormente il display dei propri smartphone e, a cascata, migliorare alcuni aspetti a dir poco centrali nell’esperienza utente, tra i quali spicca l’interfaccia software, la batteria e la resistenza agli urti, che poi è il punto che intimorisce maggiormente gli acquirenti di un dispositivo della categoria foldable.
Ma come? L’incartamento di circa 60 pagine presentato dall’azienda di Seoul mostra un Galaxy Z Flip 3 capace non soltanto di chiudersi su se stesso (come d’altronde da prerogativa della serie Galaxy Z Flip) ma soprattutto di espandersi orizzontalmente. Tale espansione permetterà al dispositivo di aumentare del 100% la porzione del display, e questo grazie degli speciali pannelli collocati nella sua parte inferiore, migliorando quindi sensibilmente la riproduzione dei contenuti multimediali e il gaming.
Ma c’è un’altra particolarità dello smartphone pieghevole brevettato da Samsung. La tecnologia studiata dal gigante di Seoul permetterebbe, in aggiunta, di piegare lo schermo a forma di T rovesciata e ottenere in questo modo un secondo layout: si tratta, in parole più semplici, dell’immagine che abbiamo inserito in apertura di articolo. Una mossa che, nelle intenzioni di Samsung, offrirà nuove esperienze nel gaming. immaginate infatti due utenti che vogliono sfidarsi in multplayer utilizzando un solo smartphone.
Come spesso accade in questi casi, la difficoltà maggiore è tradurre attraverso fatti concreti ciò che soltanto abbozzato su carta. L’idea di Samsung è senza dubbio affascinante, ma dovrà scontrarsi in un percorso irto di ostacoli, tenuto conto anche dei costi certamente proibitivi per realizzare un simile smartphone che si riverbereranno, a cascata, su listini piuttosto “pepati”. Ma quantomeno, sappiamo che Samsung non ha intenzione di fermarsi e continua anzi a sfornare idee interessantissime per cercare di aumentare il gap con la concorrenza.
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