Apple, perché Siri è così in ritardo? Il CEO dice la sua e svela cosa sta succedendo: appassionati senza parole..
Apple è sicuramente una delle aziende tecnologiche più famose al mondo: il colosso di Cupertino ha avuto il merito di regalare al mondo il fantastico iPhone. Ogni anno, la società statunitense lancia nuovi modelli stuzzicando le fantasie degli appassionati.
L’eterna sfida con Samsung è un qualcosa che serve per mantenere alta l’asticella: per effettuare il sorpasso al primo posto per numero di consegne, nel corso dell’anno è arrivato un meraviglioso 16e che rappresenta sempre un iPhone ma dal prezzo più contenuto. Gli sviluppatori sanno sempre come far impazzire gli appassionati e riescono sempre a battere la concorrenza con novità tecnologiche fenomenali.
Su una cosa, però, Apple è ancora indietro: l’assistente IA dell’azienda americana non è al livello dei principali competitors. OpenAi, ad esempio, ha stravolto tutto lanciando ChatGPT mentre Meta ha risposto con il suo MetaAI, aggiungendolo addirittura in una chat su WhatsApp che al momento non si può rimuovere. Anche Google ha eliminato il gap con Gemini: le potenzialità dell’assistente intelligente di Big G sono pressoché illimitate. E Siri? Nel corso delle conversazioni, sembra ancora di rivivere i momenti di inizio Duemiladieci, quando gli assistenti stavano appena nascendo. Talvolta Siri non capisce nemmeno la richiesta dell’utente, mentre in altri casi va ad appoggiarsi agli altri modelli linguistici già esistenti. Il CEO di Apple, in ogni modo, ha deciso di intervenire e di dire la sua sulla questione.
Siri è sicuramente famoso in ogni angolo del mondo ma l’assistente intelligente di casa Apple non ha ancora le potenzialità dei suoi principali competitors, con ChatGPT e Gemini che sembrano ormai avanti anni luce.
Tim Cook, CEO di Apple, è stato chiaro sulla tematica. “In merito alle funzionalità di Siri più personali che abbiamo annunciato, abbiamo bisogno di più tempo per completarne lo sviluppo affinché rispondano ai nostri standard qualitativi. Stiamo facendo progressi e non vediamo l’ora di mettere queste funzionalità nelle mani degli utenti”: queste le sue principali parole.
Con orgoglio, il CEO ha comunque evidenziato tutte le novità già lanciate. “Abbiamo lanciato diversi strumenti basati su Apple Intelligence, dai Writing Tools a Genmoji, Image Playground, Image Wand, Clean Up, Visual Intelligence, fino alla connessione diretta con ChatGPT”, ha rivelato in primis l’esperto manager. Come s e tutto ciò non bastasse, Cook h poi evidenziato altri strumenti straordinari. “Abbiamo permesso agli utenti di creare filmati dei propri ricordi con un semplice prompt, e introdotto la ricerca fotografica potenziata dall’AI, risposte intelligenti, riepiloghi prioritari per Mail e Messaggi, e molto altro“.
Nei prossimi mesi, quindi, Siri potrebbe rapidamente conquistare le gerarchie ed eliminare il gap che al momento ha rispetto agli altri assistenti intelligenti: chi possiede un iPhone, non vede sicuramente l’ora di fare i conti con uno strumento più potenziato.
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