Revoca dell’Assegno di Inclusione: da giugno queste famiglie non prenderanno più i soldi

Alcune famiglie da giugno non prenderanno più l’Assegno di Inclusione: ecco perché e a chi verrà revocato.

L’Assegno di Inclusione è un sostegno economico destinato ad alcune famiglie che soddisfano certi requisiti reddituali (attestati dal’ISEE) e dalla presenza nel nucleo familiare di determinate condizioni.

Uomo legge stizzito documento
Revoca dell’Assegno di Inclusione: da giugno queste famiglie non prenderanno più i soldi – cellulari.it

Per esempio la presenza di un disabile, un minorenne, una persona con almeno 60 anni di età o un soggetto in condizione di svantaggio e inserito in programma di cura e assistenza dei servizi socio sanitari territoriali certificato dalla pubblica amministrazione. Ma questo sostegno così importante che ha l’obiettivo di garantire un minimo di sostentamento per le famiglie e di promuovere percorsi di inserimento nel mondo del lavoro e nella società, potrebbe essere revocato a tante di queste. 

Perché l’Assegno di Inclusione verrà revocato ad alcune famiglie

Molte famiglie che percepiscono attualmente l’Assegno di Inclusione come misura per sostenere il loro reddito, potrebbero presto perderlo, sin da giugno, per via di una modifica molto particolare nei requisiti che attengono i figli e, specificatamente, l’obbligo scolastico.

Sagome di carta mamma, papà, bambini, monete e casetta in legno sul fondo
Perché l’Assegno di Inclusione verrà revocato ad alcune famiglie – cellulari.it

Infatti il decreto prevede, tra i vari requisiti da rispettare per prendere il sussidio, anche la frequenza scolastica del figlio minore. La novità riguarda le famiglie che prendono il sussidio perché nel nucleo familiare c’è un minorenne. Ma se questo figlio non frequenta la scuola dell’obbligo, il sussidio verrà prima sospeso e poi revocato.

Infatti, i servizi sociali del Comune, collegandosi all’Anagrafe Nazionale dell’Istruzione, controlleranno se il nominativo di quel soggetto minorenne frequenta la scuola dell’obbligo. A quel punto, qualora l’esito fosse negativo, chiederà alla famiglia la prova della frequenza scolastica del figlio. E se non sarà dimostrato il tutto, l’INPS provvederà a sospendere l’Assegno di Inclusione.

Perdurando l’inadempienza, il sussidio verrà automaticamente revocato. Ricordiamo che l’obbligo scolastico in Italia non si ferma alla terza media ma ai16 anni di età in Italia. Quindi, la famiglia che prende il sussidio ed ha un figlio che ha deciso di fermarsi alla licenza media, perderà l’Assegno di Inclusione. Una novità che dunque non va sottovalutata data l’importanza che ricopre questo sussidio economico per tante famiglie. 

Anche perché sono effettivamente tante le famiglie che percepiscono l’Assegno di Inclusione proprio perché hanno almeno un figlio minorenne. Quindi, è bene regolarsi di conseguenza per non vedersi revocata questa misura e poi addirittura sospesa. 

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