L’FBI ha condiviso l’esistenza di una parola segreta che può salvarti da qualsiasi tentativo di truffa o raggiro telefonico: ecco di cosa si tratta.
Ogni giorno ciascuno di noi riceve un certo quantitativo di chiamate da numeri sconosciuti. In alcuni casi si tratta di call center che vogliono introdurci nel mondo del trading online (in alcuni casi si tratta di finti portafogli dai quali vengono scippati i nostri risparmi), in altri di offerte promozionali riguardanti il contratto telefonico, quello della luce o del gas.
Ci sono poi le chiamate truffa, quelle portate avanti da operatori che sembrano reali – l’utilizzo delle moderne tecnologie permette di rendere verosimile o indistinguibile una voce registrata da una live – o da registrazioni. In questi casi viene palesato un vantaggio, un premio, una possibilità di guadagno o un lavoro.
Ci sono poi i tentativi di truffa che utilizzano l’IA per simulare la voce di un amico o di un parente. In questi casi, i malintenzionati utilizzano la voce della persona cara per chiedere un prestito di denaro per un’emergenza e sono già diverse le persone che sono cadute nel tranello, soprattutto negli USA.
Con lo scopo di mettere in guardia le potenziali vittime e di dare loro uno strumento per difendersi da questi tentativi di truffa sempre più complessi da distinguere, l’FBI ha condiviso uno stratagemma che permette di capire subito se l’interlocutore è davvero chi dice di essere oppure è solo una persona che si finge un amico per truffarti.
La parola segreta per scoprire ogni tentativo di truffa telefonica
Lo stratagemma suggerito dall’agenzia governativa americana riguarda il concordare con le persone vicine un codice o una parola segreta utile nelle situazioni di emergenza. Poniamo il caso che si debba effettivamente chiedere un aiuto economico ad un fratello o ad un genitore e che lo si debba fare senza possibilità di preavviso.
Date le truffe odierne, il richiedente potrebbe essere scambiato per un truffatori che utilizza l’IA per simulare la voce o che in qualche modo è entrato in possesso dell’account. Se però è stata stabilita una parola d’ordine, un codice di sicurezza, il truffatore non potrebbe esserne a conoscenza e dunque la potenziale vittima potrebbe capire che è chi dice di essere.
La parola di sicurezza scelta può essere qualsiasi cosa, come ad esempio una frase del tipo: “Ci vieni a pescare di notte” con risposta “Lo sai che io lo faccio solo d’inverno”, ma anche una semplice parola inserita a caso nella conversazione, un numero, una data, un qualcosa che nessuno a parte il diretto interessato può sapere.