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Quando atterrerà la Stazione Spaziale Internazionale? Ecco la data fornita dalla NASA

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Pasquale Conte

In un report pubblicato questa settimana dalla NASA, viene fatta una previsione su quando la Stazione Spaziale Internazionale tornerà sulla terra

Ancora 8 anni di lavori e ricerche, per poi tornare sulla terra. Stando a quanto previsto dalla NASA nel suo ultimo report pubblicato qualche giorno fa, è previsto per il 2031 l’atterraggio della Stazione Spaziale Internazionale. E non ci sarà uno schianto naturale, ma un rientro calcolato nei minimi dettagli.

La NASA ha annunciato quando avverrà l’atterraggio della Stazione Spaziale Internazionale (Unsplash)

E non è finita qui, perché ci sono ulteriori dettagli. Sempre stando alle informazioni fatte trapelare dalla NASA, infatti, l’ISS arriverà in un punto dell’Oceano Pacifico chiamato Punto Nemo. Si tratta della posizione più lontana dalla terraferma, tanto che in molti l’hanno definita “il cimitero spaziale”.

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La Stazione Spaziale Internazionale atterrerà nel 2031

Rientro previsto nel 2031, in un punto dell’Oceano Pacifico definito il cimitero spaziale. Si tratta nello specifico del Punto Nemo (Unsplash)

In orbita dal lontano 1998 e con equipaggio a bordo dal 2000, per la Stazione Spaziale Internazionale ci sono ancora 8 anni di vita all’orizzonte. Come già anticipato, infatti, l’atterraggio nel Punto Nemo avverrà nel 2031. In quasi 25 anni di storia, sono state effettuate oltre 3000 ricerche all’interno del suo laboratorio in microgravità. Il diritto di operazione è ad oggi attivo fino al 2024 ma, come fatto intendere dalla NASA, verrà presto esteso fino al 2030.

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Il settore privato è tecnicamente e finanziariamente in grado di sviluppare e di operare in modo commerciale nelle destinazioni a bassa orbita terrestre, con l’assistenza della NASA” ha spiegato il direttore commerciale del quartier generale Phil McAlister. Dunque l’obiettivo è quello di stipulare maggiori accordi con i privati, per una riduzione dei costi importante. Si parla infatti di risparmi pari a 1,3 miliardi di dollari, da riallocare nella ricerca dello spazio profondo. Stiamo parlando di un settore in costante evoluzione che, anche grazie all’interesse di grandi figure come Elon Musk e Jeff Bezos, negli ultimi anni ha registrato importanti passi in avanti.

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Pasquale Conte

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