Mandare un figlio all’Università comporta spese non indifferenti: così lo fai senza pagare 1 euro, in base all’Isee.
Tantissimi sono i ragazzi che dopo le scuole superiori si iscrivono all’Università per continuare a formarsi e potersi immettere, dopo la laurea, nel mondo del lavoro. Ovviamente, per le famiglie, sostenere un figlio all’università è un passo economicamente importante.
Ci sono diverse spese da pagare fra spostamenti (se lo studente è pendolare), affitto (se lo studente è fuoriesce), tasse universitarie, libri, e chi più ne ha, più ne metta. Ma molte famiglie avranno respiro in tal senso non dovendo sborsare nemmeno 1 euro per i figli all’Università se rientrano in queste condizioni.
Torna la no tax area con un nuovo elenco aggiornato degli atenei che permette a diverse famiglie che rientrano in certi requisiti ISEE di non pagare le tasse universitarie dei figli. Questa misura è stata infatti introdotta per garantire l’accesso all’università anche a chi proviene da famiglie con reddito basso.
È stata confermata anche per l’anno accademico 2025/2026 e permette di ottenere l’esonero totale o parziale dal pagamento delle tasse universitarie in base all’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE). Per l’esonero integrale occorre avere un ISEE pari a 22.000 euro. Se l’ISEE è leggermente superiore, si ragiona in questo modo:
Dal secondo anno contano anche i crediti per mantenere l’agevolazione. Infatti, la no tax area è automatica solo per gli studenti del primo anno con ISEE valido e nei limiti previsti. Dal secondo anno entra in gioco il merito ovvero conseguire un numero minimo di Crediti Formativi Universitari (CFU) entro precise scadenze. In particolare, per il secondo anno, servono almeno 10 CFU entro il 10 agosto dell’anno solare successivo all’immatricolazione mentre per gli anni successivi, bisogna aver ottenuto almeno 25 CFU nei 12 mesi precedenti il 10 agosto che precede l’anno accademico.
Il numero di CFU richiesto può variare in caso di studenti con disabilità o DSA, a seconda di quanto stabilito nei regolamenti degli Atenei, nel rispetto della Legge 104 e delle disposizioni sull’inclusione universitaria. Ogni università decide le sue soglie e ogni Ateneo può modificare o ampliare i benefici a più studenti. Quindi, una famiglia che volesse beneficiare di questa misura dovrà richiedere l’ISEE:
Una volta ottenuto l’ISEE, è importante caricarlo sul portale dell’università entro i termini stabiliti, che variano da Ateneo ad Ateneo. Per dubbi o questioni, rivolgersi alla Segreteria Studenti o al Servizio Diritto allo Studio del proprio Ateneo.
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