PS6 in arrivo prima del previsto? La risposta potrebbe sorprenderti

Si fanno sempre più insistenti le voci su un possibile arrivo anticipato di PS6, la nuova console Sony chiuderebbe di fatto una generazione positiva per i numeri ma meno per la comunicazione e la percezione del suo pubblico: l’obbiettivo potrebbe essere quello di riconquistare la fiducia persa e soprattutto di contrastare le mosse dei concorrenti.

L’industria videoludica negli ultimi anni è cambiata parecchio, non solo perché Microsoft si è aperta alla produzione multipiattaforma ed ha portato quasi tutti i suoi brand iconici sul Playstation – chiudendo di fatto l’era della console war con Sony – ma anche perché si punta sempre di più sui servizi in abbonamento e sempre meno sulla creazione di quel titolo che possa davvero rimanere nella memoria collettiva.

C’è poi una sorta di crisi creativa da parte degli studi di sviluppo occidentali, del tutto simile a quella vissuta da quelli nipponici all’epoca di PS3 e PS4. Le aziende più grandi puntano esclusivamente sul “Usato sicuro” riproponendo esperienze e brand già noti e in grado di generare l’interesse di una larga fetta di pubblico fidelizzata.

Le novità arrivano dagli studi indipendenti e da quelle realtà che puntano ad affermarsi come gli studi coreani e quelli cinesi. Inoltre è mancato anche quel titolo in grado di identificare la generazione attuale. All’epoca PS1 giochi come Final Fantasy, Resident Evil, Gran Turismo e Crash Bandicoot hanno ridefinito generi e fanno innamorare milioni di persone, su PS2 è accaduto lo stesso con Metal Gear Solid 2 e 3, con GTA 3 e San Andreas, con Devil May Cry, Ico e dall’altra parte della barricata con Halo e il primo Splinter Cell.

Lo stesso è accaduto in epoca PS3 con l’arrivo di brand come Uncharted, Gears of War e The Last of us, la scorsa generazione è stata quella delle grandi esclusive Playstation, con la rinascita del brand God of War, la maturazione di Uncharted e The last of us, la scoperta di Bloodborne e Ghost of Tsushima, la realizzazione del sogno The Last Guardian, mosse che hanno portato a pensare che Playstation fosse intenzionata a mantenere le promesse e coccolare i fan.

Siamo davvero pronti a lasciare PS5 per la prossima console Sony

In questa generazione c’è la percezione che Sony non abbia fatto abbastanza per sfruttare il potenziale di PS5, che non abbia ancora mostrato quel titolo in grado di giustificare il salto generazione e di rendere memorabile la sua quinta generazione di console. In parte perché è davvero mancato un titolo in grado di rimanere nella memoria collettiva, in parte perché la narrazione attorno a questa generazione ha voluto così.

Su PS5 sono usciti grandi giochi sin dal primo anno, basti pensare a Demon’s Souls, Ratchet and Clank Rift Apart e Marvel’s Spider-Man: Miles Morales. In seguito è arrivata quella perla di Returnal, il Gran Turismo più convincente dai tempi di GT3 su PS2, Horizon Forbidden West, God of War Ragnarok, Death Stranding 2, le esclusive temporali di Final Fantasy XVI, Deathloop, a breve arriverà Ghost of Yotei e nel mezzo tanti esperimenti come Helldivers II, Stellar Blade e l’apprezzatissimo Astrobot.

Non si può dire insomma che non vi siano state esclusive di peso e che non ci sia stato con cosa giocare, ma la percezione rimane quella di una generazione incompiuta, mancante del titolo identitario. Non è escluso che questo possa diventare uno dei giochi già in sviluppo e di prossima uscita come Marvel’s Wolverine, Intergalactic: The Heretic Prophet, Saros o quel Phantom Blade Zero che così bene ha impressionato nelle fiere di settore.

L’arrivo anticipato di PS6, magari con uno di questi titoli citati come gioco di lancio toglierebbe a PS5 la possibilità di ottenere quel titolo identificativo di cui sente bisogno la stampa in primo luogo e la fanbase a seguire. Dunque prima di pensare a PS6, sarebbe meglio godersi la generazione attuale, nella speranza che una delle prossime esclusive possa finalmente attestare che anche questa generazione ha avuto il suo momento.