Sembra tutto normale perché lo SMS arriva dalla banca e poi c’è anche la telefonata. Ma è già troppo tardi: ti hanno svuotato il conto. Come succede?
Anche se ora i criminali informatici sembrano diventare sempre più creativi, continuano ad utilizzare molto spesso anche le vecchie tecniche collaudate.
E per esempio, a quanto pare, è ancora molto di moda l’utilizzo della combinazione di SMS che devono far credere che ci sia qualcosa che non va sul conto corrente da associare poi anche a una telefonata che dichiara di arrivare dal servizio clienti ufficiale della banca di cui si è correntisti.
A volte si riesce però per fortuna a recuperare quello che sembrava essere perduto per sempre. Ma è chiaramente meglio evitare di caderci. E allora vediamo come funzionano queste truffe e anche quali possono essere le eventuali responsabilità da parte della banca.
Nel caso, come quello raccontato per esempio dai colleghi di RomaToday, la storia è finita bene per il correntista. Ma il racconto di come i suoi soldi siano finiti sui conti correnti di truffatori è un racconto che ricalca quello che molto spesso ci si trova a dover affrontare in termini di truffe telefoniche.
Tutto infatti comincia con un SMS che, date le conoscenze tecniche da parte dei truffatori, riesce a farsi passare per un messaggio legittimo da parte dell’istituto bancario. Esistono purtroppo infatti alcune tecniche che consentono di mascherare il numero di telefono che sta chiamando o inviando messaggi. Il messaggio si configura poi come un messaggio all’apparenza reale che parla di movimenti sospetti.
Per gestire meglio la vittima designata, dopo l’SMS arriva anche una telefonata da un fantomatico servizio clienti che chiaramente serve a rincarare la dose e a convincere l’utente che ci sono effettivamente problemi con il conto. Anche il numero di telefono sembra autentico.
Quello che succede poi, però, è il classico canovaccio delle truffe con però una caratteristica particolare: il fantomatico operatore del servizio clienti si inventa che il conto è stato clonato e che è bene disinstallare l’applicazione che si trova sul cellulare.
Nel momento in cui la vittima è riuscita a controllare il proprio conto si è accorta che erano stati effettuati dodici bonifici nel giro di una manciata di ore e tutti verso un istituto bancario con sede in Lituania.
Come accennavamo, per questo malcapitato correntista la storia poi si è conclusa positivamente perché, anche se a seguito di passaggio in arbitrato, è riuscito a rientrare dei soldi che erano stati trafugati.
Quello che però rimane è un altro racconto che ci dice di quanto occorre prestare attenzione e che nel caso si ricevano comunicazioni bisogna essere immediatamente proattivi e chiamare la propria banca. E attenti anche a questi messaggi.
Nel caso si ricevano telefonate da chi dichiara di essere del servizio clienti la soluzione migliore è quella di riagganciare con cortesia e telefonare subito ai numeri che sono invece quelli indicati sui siti ufficiali degli istituti bancari o direttamente alla sede che è quella di riferimento per il proprio conto corrente. In questo caso si può anche fare una segnalazione di tentativo di truffa.
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