Pesante stangata per i pensionati nel mese di dicembre: dovranno tirare fuori un mucchio di soldi

Dicembre amaro per tutti i pensionati, presto devono prepararsi a tirare fuori davvero tantissimi soldi: ecco perché.

Tra novità varie, i pensionati restano sempre molto attenti alle notizie sul loro contributo mensile, nella speranza di avere buone nuove; la tematica resta una delle più calde sia tra i cittadini che nei banchi delle aule, col governo che potrebbe presto applicare delle novità al sistema pensionistico.

Intanto, tutti i pensionati attendono l’assegno di ottobre: i pagamenti verranno erogati a partire  da mercoledì 1° ottobre per tutti i pensionati che risultano titolari di conti correnti postali (o chi ritira l’assegno allo sportello delle Poste), o per tutti coloro i quali hanno scelto come modalità di pagamento l’accredito su conti bancari.

Cosa succederà però a dicembre, un mese piuttosto particolare e pieno di festività? A quanto pare, molti pensionati che non sono del tutto autosufficienti si troveranno a dover sborsare un mucchio di soldi per questo specifico motivo.

Pensioni dicembre, i pagamenti sono dietro l’angolo

Sono moltissimi i pensionati che, rimasti da soli o ancora con il proprio marito o la propria moglie, decidono di avvelarsi dell’aiuto di un collaboratore domestico: la figura del badante (un’occupazione prettamente femminile, ma che non manca di avere fra le sue fila anche uomini) sta diventando sempre più centrale e indispensabile per tanti pensionati.

A breve, i lavoratori domestici presenteranno la dichiarazione dei redditi e, per loro fortuna, possono recuperare sia il bonus Natale da 100 euro sia il trattamento integrativo IRPEF da 1.200 euro. Dato che il datore di lavoro non funge da sostituto d’imposta, il rimborso (insieme alle altre spese detraibili) viene accreditato a dicembre.

In aggiunta a questo (e qui entrano in gioco i pensionati che stipendiano i lavoratori domestici) sono da considerare anche la tredicesima (pagamento sicuro) e l’eventuale TFR maturato, che il badante può chiedere in parte ogni anno. Dal punto di vista della paga, dunque, per questa professione dicembre è sicuramente un mese molto proficuo; un po’ meno, invece, per i pensionati.

Resta poi la particolarità del TFR per questa professione: a differenza di altri settori lavorativi, qui il  TFR non è influenzato da vincoli e non si deve aspettare quindi di aver maturato almeno 8 anni di lavoro presso quell’azienda o quel privato per richiederlo; nel settore domestico non ci sono limiti, mentre negli altri lo si può richiedere solo una volta durante il rapporto lavorativo e motivando la richiesta.