Taglio alle pensioni dal prossimo 2026, come verranno calcolati i nuovi importi di gennaio.
Come spesso succede, gli ultimi mesi dell’anno sono abbastanza concitati, soprattutto perché si attendono le novità della nuova manovra economica governativa. Inoltre, l’inizio del nuovo anno porta in tanti casi diverse novità sia per i lavoratori che per i pensionati, come tra l’altro succederà in questo prossimo 2026.
In tal senso, a far discutere è sempre il sistema pensionistico, in particolar modo l’opzione che al momento viene chiamata Quota 41 flessibile. Questa nuova forma previdenziale è al momento in fase di discussione, ma pare sia l’ipotesi più concreta come alternativa alle attuali opzioni d’anticipo.
In ogni modo, sotto la lente di ingrandimento è finito il particolare sistema con il quale verrà calcolato l’importo, che pare stia lasciando perplessi in molti per una particolare motivazione. Ecco l’attuale situazione, in attesa di annunci ufficiali.
Come riportato anche dal sito investireoggi.it, il 2026 porterà una nuova misura previdenziale, pensione anticipata flessibile Quota 41. La misura richiama Quota 103 ed ha come requisiti un’età minima (62 anni) e 41 anni di contributi, non calcolata interamente col sistema contributivo. I tagli saranno sempre più contenuti (fino a un massimo del 10%) ma il criterio non sarà legato ai redditi reali, bensì all’ISEE.
Chi ha avuto dei redditi elevati, nonostante al momento del pensionamento la sua condizione economica sia peggiorata, rischia di ricevere una pensione tagliata per sempre. Questa nuova misura, almeno apparentemente, sembra più favorevole di Quota 103; con quest’ultima, infatti, chi aveva più di 18 anni di contributi al 31 dicembre 1995 si vedeva la pensione ridotta del 30%, ma il taglio in base all’ISEE fa comunque discutere.
L’opzione porterebbe ad una penalità fissa del 2% dell’assegno per ogni anno di anticipo rispetto ai 67 anni previsti dalla Legge Fornero, sebbene chi ha redditi ISEE inferiori a 35.000 € annui può essere esente da questa penalizzazione. In sostanza, rispetto all’attuale Quota 103, questa nuova opzione previdenziale elimina il ricalcolo contributivo totale (che porta riduzioni fino al 15‑20%), sostituendolo con un nuovo sistema che prevede un taglio graduale e più prevedibile.
In ogni caso, qualora questa nuova opzione pensionistica venisse approvata ed effettivamente messa a disposizione dei cittadini, offrirebbe un’opportunità al lavoratore da valutare in base alle proprie esigenze; per molti, potrebbe anche essere una svolta per migliorare la propria situazione finanziaria
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