Pensione, se commetti questo errore rischi di perdere molto ogni mese: a cosa fare attenzione

Se commetti questo errore puoi perdere ogni mese dei soldi della tua pensione: fai attenzione!

Ogni lavoratore sogna la pensione, il meritato riposo dopo una vita a lavorare. In Italia il sistema pensionistico è regolato da normative che variano nel tempo e soprattutto è importante rispettare alcuni requisiti per poter lasciare il lavoro. 

Scritta "pensione" banconote e monete euro
Pensione, se commetti questo errore rischi di perdere molto ogni mese: a cosa fare attenzione – cellulari.it

In genere si tratta di età anagrafica e età contributiva: questi sono principalmente i due requisiti da rispettare. Ma ogni lavoratore dovrebbe fare attenzione ad un aspetto in particolare se non vuole rischiare di perdere molti soldi ogni mese. 

Non commettere questo errore se non vuoi perdere soldi sulla pensione ogni mese

Una delle modalità per andare in pensione nel nostro paese è la pensione anticipata. Ma è davvero conveniente uscire dal lavoro prima del tempo? Già perché proprio la pensione anticipata dà il via a diverse penalizzazioni. 

Salvadanaio monete
Non commettere questo errore se non vuoi perdere soldi sulla pensione ogni mese – cellulari.it

Si esce dal lavoro prima dei 67 anni di età (ovvero l’età anagrafica per la pensione ordinaria, una misura priva di penalizzazioni). Ma chi sfrutta il pensionamento anticipato, rischia di perdere tanti soldi al mese sulla pensione. 

Ma quanto fa perdere andare in pensione anticipata?  È chiaro che chi esce prima dal lavoro, interrompe i versamenti di contributi e questa modalità di pensionamento prevede anche l’utilizzo di coefficienti di trasformazione del montante contributivo in pensione più penalizzanti (la penalità dipende da quanti anni di anticipo si sfruttano). 

Inoltre, altri tagli sono previsti in base alla misura prescelta. Ma ecco una carrellata delle misure di pensionamento anticipato e delle penalizzazioni associate: 

  • Ape Sociale: è la misura che nel 2025 possono sfruttare quanti raggiungono almeno 63 anni e 5 mesi di età ed almeno 30 o 36 anni di contributi versati. Questa misura non prevede tredicesima, non prevede maggiorazioni, non può superare 1.500 euro al mese, non è reversibile e non è indicizzata al tasso di inflazione. Chi va in pensione con l’Ape sociale non deve svolgere alcuna attività lavorativa (se si esclude quella da lavoro autonomo occasionale fino a 5.000 euro di reddito annuo). Questa misura cessa a 67 anni e il titolare dell’Ape deve passare a prendere la pensione di vecchiaia che è priva di penalizzazioni
  • Quota 103: questa misura possono sfruttarla quanti raggiungono almeno 62 anni di età e almeno 41 anni di contributi versati. È già di per se penalizzante perché assoggettata al calcolo con il sistema contributivo. Anche per questa vige il divieto di cumulo del reddito da pensione con i redditi da lavoro, e la pensione non può arrivare mai ad essere superiore a 4 volte il trattamento minimo INPS. Però, come nel caso dell’Ape Sociale, il divieto di cumulo dei redditi e il limite a 4 volte il trattamento minimo, scadono a 67 anni (quando si passa alla pensione di vecchiaia).

Insomma, ci sono delle penalizzazioni per chi decide di andare in pensione in anticipo. È chiaro che si “guadagna” uscendo prima dal lavoro ma bisogna riflettere se vale la pena perdere dei soldi ogni mese.

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