Internet Watch Foundation (IWF), organismo da anni impegnato contro la diffusione del materiale di pedopornografia in Rete, condividerà le immagini con i principali player del settore al fine di consentire di rintracciarle e oscurarle.
Il meccanismo alla base di questa nuova arma anti pedofilia è in realtà già conosciuto da molti e si basa sul riconoscimento delle immagini, con un funzionamento come quello disponibile su Google Images.
Grazie alla lista dai immagini codificate, sarà possibile accedere all’archivio delle foto considerate illegali potendo cosi rintracciarle online, capire dove sono pubblicate e in quali sistemi vengono scambiate.
La codifica hash delle foto, è una stringa particolare, una sorta di dna della foto che permette di identificarla senza alcun dubbio.
La lista infatti non conterrà foto visibili, ma il loro codice identificativo.
Questa lista sarà resa disponibile per tutti i soggetti attivi contro la lotta alla pedofilia e permetterà ai motori di ricerca, di eliminarle dai propri indici, rendendo cosi difficile reperirle e limitandone la diffusione.
Altri operatori, quali Microsoft e Apple, potrebbero addirittura limitarne il download. Si tratta della prima iniziativa che tenta di coordinare al meglio gli sforzi effettuati dai singoli attori della rete. Oggi, infatti, ogni società applica le proprie metodologie.
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