Un pericolo che corriamo tutti è quello del furto di identità, ma c’è davvero un modo per scoprire se ti hanno rubati i dati personali?
Con tutto il tempo che trascorriamo online e con tutte le cose che facciamo online, il pericolo che i dati personali finiscano addirittura nel Dark Web e quindi in mano a hacker e criminali informatici assortiti non è da scartare.

Ma come si fa a capire se si è finiti in quei sinistri database in cui i criminali pescano nomi e dettagli delle loro prossime vittime? Ci sono alcuni segnali evidenti ma c’è anche un modo un po’ più attivo per controllare se dovresti essere davvero preoccupato oppure no.
Scoprire se ti hanno rubato i dati personali è più facile
Cominciando con quello che succede se i tuoi dati finiscono online, è chiaro che un modo per saperlo è l’attività sospetta che si muove all’interno della tua casella di posta. Se cominci a vedere che ti arrivano strane email da servizi che non hai mai richiesto o in lingue che non hai mai neanche immaginato esistessero, è chiaro che il tuo indirizzo email è in mano a qualcuno che lo sta utilizzando per portare avanti delle truffe.

Ma ci sono anche altri sistemi per controllare se per caso sei finito in uno di quei brutti database. Un servizio gratuito che puoi utilizzare è quello offerto da Google con My Activity. Tra le moltissime cose che questa pagina raccoglie ci sono, per esempio, i siti che hai visitato, la cronologia di YouTube se utilizzi la piattaforma e poi ci sono gli spostamenti, la cronologia di quello che fai con Google Workspace, quello che fai con Gemini, quello che Google Photos fa per te e tutto ciò che è quindi legato al grande ecosistema di Google.
Ma c’è anche una voce “Risultati che ti riguardano“. In questo angolo de Le mie attività, trovi il modo per chiedere a Google di oscurare i risultati di ricerca in cui potrebbero apparire i tuoi dati personali come nome e cognome, indirizzi email, indirizzi fisici e numeri di telefono. Anche i database dei criminali, infatti, sono comunque da qualche parte nella rete e Google può trovarli.
Il servizio impiega ovviamente un po’ di tempo per eseguire una scansione totale della rete in base ai parametri che hai identificato per lui, ma se dovessero esserci effettivamente i tuoi dati personali che vagano nella rete puoi chiedere che vengano rimossi e quindi mantenere un po’ di privacy. E attento a come ti muovi con il telefono.
È chiaro che non si dovrebbe mai arrivare a dover utilizzare servizi che ti aiutano a capire quali criminali hanno raccolto i tuoi dati. E per questo motivo è bene mantenere alta la guardia quando si naviga online e quando si clicca su qualche link. Perché, la prima forma di sicurezza informatica è non doversi preoccupare della sicurezza informatica. Il che non significa fare quello che si vuole ma comportarsi in maniera da essere meno esposti.