Pannelli solari che si ricaricano anche al chiuso: svolta nel fotovoltaico

Il fotovoltaico fa un passo avanti: ecco i pannelli solari che si ricaricano anche al chiuso. 

I pannelli solari hanno davvero svoltato il nostro modo di produrre l’energia. Questi si ricaricano assorbendo l’energia solare e rilasciandola poi nella nostra casa, per poterla sfruttare per i nostri bisogni e risparmiare sui consumi. 

Pannelli solari sul tetto
Pannelli solari che si ricaricano anche al chiuso: svolta nel fotovoltaico – cellulari.it

La svolta nel fotovoltaico pare essere vicina: infatti, la scoperta è rivoluzionaria! Ci sono dei pannelli solari che si ricaricano addirittura al chiuso. Questa scoperta potrebbe cambiare completamente il modo di sfruttare questa “tecnologia” che già di base era portentosa ma così lo sarebbe ancora di più.

I pannelli solari che si ricaricano al chiuso: cosa sapere

Un gruppo di ricerca guidato dalla National Yang Ming Chiao Tung University di Taiwan è (quasi) riuscito in una rivoluzione per quanto riguarda il fotovoltaico. A quanto pare, presto avremo a che fare con dei pannelli solari che si ricaricano al chiuso. 

Progettare pannelli solari in studio
I pannelli solari che si ricaricano al chiuso: cosa sapere – cellulari.it

Per il momento questo progetto è stato realizzato solo su piccola scala. Le celle prodotte in laboratorio dagli scienziati sono a perovskite (PeSC), molto economiche ed efficienti rispetto alle tradizionali celle solari al silicio grazie alla loro struttura e flessibilità fisica. Hanno anche un elevato tasso di efficienza di conversione della potenza (PCE), ovvero la quantità di energia generata da quella che colpisce la cella.

Questo le rende adatte a convertire fonti luminose più deboli in energia. Un’altra ricerca guidata dalla UNIST Graduate School of Carbon Neutrality (Cina) ha dimostrato che con un rivestimento termoresistente queste strutture  possono funzionare per 1.000 ore a 85°C e umidità relativa dell’85%, grazie ad un’innovazione chimica nel layer di trasporto delle cariche che ne migliora l’efficienza e la durabilità.

Le perovskiti sono il futuro perché realizzate in materiali con un’elevata efficienza di assorbimento della luce e facilità di fabbricazione. Nonostante le celle solari più comuni sul mercato siano i pannelli solari al silicio (pesanti e rigidi), le PeSC sono migliori poiché possono essere sottili, leggere, flessibili e semitrasparenti. Inoltre, la cosa sconvolgente è che queste possono essere utilizzate anche in ambienti chiusi per esempio per caricare dispositivi come telecomandi, dispositivi indossabili o tracker che possono essere connessi a Internet.

Di fatto si tratterebbe di celle solari in grado di convertire in elettricità la luce interna e quindi la rivoluzione è vicina. I ricercatori hanno dovuto regolare il bandgap della composizione della perovskite, ovvero l’energia minima necessaria agli elettroni per raggiungere livelli energetici più elevati. Non si esclude che le PeSC potranno essere usate, in futuro, non solo in ambienti interni ma anche esterni nuvoloso o scarsamente illuminati.

Purtroppo la tecnica usata dagli studiosi ovvero la regolazione del bandgap ha un effetto negativo: causa difetti negli strati di perovskite. Quindi la strada per correggere il colpo è ancora lunga ma di fatto, anche se si tratta solo di una fase embrionale, ci sono davvero tante potenzialità in questa scoperta.

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