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Pannelli solari, addio al bonus se commetti questo errore nell’acquisto

Published by
Valeria Scirpoli

Perdi il bonus dei pannelli solari se commetti questo errore: attenzione quando li acquisti. 

I pannelli solari sono dispositivi sempre più scelti per produrre energia elettrica in casa a partire da quella solare sfruttando l’effetto fotovoltaico. Questa conversione avviene all’interno delle celle fotovoltaiche che sono in genere realizzate in materiali semiconduttori come il silicio.

Pannelli solari, addio al bonus se commetti questo errore nell’acquisto – cellulari.it

Molte persone decidono di installarli per ottenere energia in casa e, poiché sono molto costosi, ci sono diversi bonus da sfruttare per risparmiare. Solo che, in fase d’acquisto, chi commette questo errore potrebbe perdere il bonus. 

L’errore da non commettere se non vuoi perdere il bonus sui pannelli solari

Fra pochi giorni, di preciso il 17 settembre, entrerà in vigore una novità che segnerà una svolta per il settore delle energie rinnovabili nel nostro Paese. Infatti, l’Italia diventa il primo Paese europeo a escludere dagli incentivi economici gli impianti fotovoltaici che utilizzano pannelli, celle o inverter di origine cinese.

L’errore da non commettere se non vuoi perdere il bonus sui pannelli solari – cellulari.it

Il provvedimento modifica le regole introdotte dal decreto Fer X transitorio del dicembre 2024 e si applica alla seconda tranche di aste per gli incentivi. Il Ministero dell’Ambiente vuole, con questo decreto, premiare e favorire gli operatori economici che acquistano ed impiegano tecnologie prodotte o assemblate nel territorio europeo. Quindi pannelli, celle fotovoltaiche e inverter non possono essere realizzati o assemblati in Cina.

Inoltre, almeno uno dei componenti tecnologici indicati in un elenco dedicato dovrà essere di fabbricazione europea o, comunque, non cinese. Oltre a questi vincoli, nel nuovo decreto è stato anche inserito un meccanismo preferenziale poiché una quota di potenza, fino al 20% del contingente massimo, sarà riservata tramite una procedura ad hoc agli impianti superiori a un megawatt che siano pienamente conformi ai criteri di produzione europea.

Quindi, l’Italia vuole valorizzare il settore produttivo europeo rispetto ai competitors stranieri (appunto la Cina) per riequilibrare il mercato del fotovoltaico che appunto oggi è dominato dalla Cina. Negli ultimi 10 anni il governo di Pechino si è impegnato molto in questo settore e ha investito oltre 50 miliardi di dollari proprio per rafforzare la propria capacità produttiva, arrivando a controllare più dell’80% della produzione mondiale di pannelli fotovoltaici. 

Inoltre, i dieci principali fornitori globali di apparecchiature per il solare hanno sede proprio in Cina. Dunque, con questo decreto l’Italia vuole ristabilire gli equilibri in ambito tecnologico valorizzando proprio il mercato europeo rispetto a quello cinese.

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Valeria Scirpoli

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