L’allarme lanciato da alcune testate riguardo il rischio sicurezza dei dati su Gmail ha sollevato un panico tra gli utenti, ma Google ci ha tenuto a tranquillizzare tutti: come stanno veramente le cose.
Tra i servizi che la stampa internazionale svolge di questi tempi, uno di quelli più importanti per la quotidianità delle persone è quello relativo alla segnalazione dei rischi che si corrono sul web e più in generale tramite l’utilizzo di app e software costantemente collegati a internet. Rendere note le minacce offre l’opportunità di evitare trappole e di conseguenza danni economici e alla propria privacy.

In questa corsa alla segnalazione di bug, virus, malware e campagne di phishing, alle volte si corre troppo e si possono interpretare male dei segnali o delle informazioni che sono state condivise dalle varie aziende. Questo è ciò che sembra sia capitato nel caso dell’allarme alzato pochi giorni fa da alcune testate su una campagna di phishing che sembrava avesse “bucato” il sistema di sicurezza di Gmail.
Data la mole di utenti che utilizza le caselle di posta elettronica di Google, l’allarme ha generato un discreto panico generalizzato, ma nelle scorse ore è intervenuta Google in persona per chiarire che quanto emerso sul web non corrisponde a verità, spiegando che una sua comunicazione è stata male interpretata.
Google tranquillizza gli utenti: il 99.9% dei pericoli vengono bloccati dai sistemi di sicurezza
Nessuna falla di sicurezza, dunque, solo un’analisi delle tendenze che è stata mal interpretata. L’equivoco è nato dopo che Google ha pubblicato un’analisi delle tendenze di phishing più diffuse nell’ultimo periodo, un report che cercava di informare l’utenza di quali sono i rischi che si corrono oggi anche semplicemente leggendo la posta elettronica.

Nonostante il numero di virus, malware e delle campagne di pishing sia in costante aumento e le tecniche di truffa siano in costante evoluzione, Google rassicura che i sistemi di sicurezza adottati per proteggere i dati e la posta elettronica degli utenti funzionano come sempre e arrivano a bloccare il 99,9% delle minacce prima ancora che giungano nelle caselle di posta elettronica.
D’altronde l’impegno dell’azienda californiana nell’offrire sicurezza all’utenza è noto da tempo e gli investimenti fatti per continuare a garantirla sono ingenti ogni anno. In ogni caso Google continua a cercare di mettere in guardia i propri utenti spingendoli a passare al sistema delle passkey (più sicure delle password tradizionali) e di essere prudenti e accorti nelle scelte che vengono prese quando arrivano messaggi che rientrano nel modus operandi del phishing.