Non solo smartphone, ora anche le auto non sono sicure: gli hacker non si fermano

Sembra un film di fantascienza ma, a pensarci bene, è una conseguenza logica: se le auto diventano come gli smartphone gli hacker tenteranno l’attacco. E con una mossa davvero elegante nella sua efferatezza.

rovarsi con il proprio device che è stato hackerato e che è ora quindi in mano ai criminali non è di certo una bella sensazione. Anche perché con lo smartphone facciamo tutto e tutti i giorni. Questo significa che un semplice passo falso può portare un criminale intelligente a entrare in possesso di tutti i dati sensibili.

uomo in auto e simbolo di pericolo informatico
Non solo smartphone, ora anche le auto non sono sicure: gli hacker non si fermano – cellulari.it

Ma in realtà, l’ultima frontiera degli attacchi informatici va oltre il cellulare. Adesso quello che i criminali tentano di fare lo fanno andando a colpire la tua automobile. Si tratta di attacchi di nuova concezione che sono però estremamente pericolosi, soprattutto perché nessuno se li aspetta. Vediamo allora quello che può succedere e se c’è modo di difendersi da queste nuove minacce.

Ora gli hacker colpiscono anche le automobili: l’attacco è fulmineo

Cosa succede quando un hacker prende di mira un utente? Ciò che si cerca di fare è entrare in possesso del maggior numero di dati personali per far sì che poi altre attività criminali vengano portate a termine rapidamente. Il modo in cui gli attacchi sono portati a termine è vario, ma il risultato è sempre lo stesso. Che si tratti di un attacco attraverso la rete internet o che si tratti di un’app molesta, tutto avviene nel momento in cui lo smartphone è collegato alla rete.

interno di una automobile
Ora gli hacker colpiscono anche le automobili: l’attacco è fulmineo – celluilari.it

Con le automobili, il problema purtroppo non viene da internet. Ci sono infatti nuovi sistemi per hackerare i sistemi di infotainment di diverse marche di autovetture. Il tutto attraverso l’innocua connessione Bluetooth, che è quella che per esempio permette di utilizzare il telefono o per ascoltare la propria playlist senza doverla ricreare da zero. Magari quella di Spotify che ti sei costruito con tanta pazienza.

Questi nuovi e pericolosi strumenti riescono a entrare in questi sistemi di infotainment e quello che fanno poi è entrare nel device, copiare le rubriche, i dati personali e tutto ciò che passa tra automobile e cellulare.

Per fortuna, come sottolineato anche dalle aziende per le quali sono emerse le criticità che consentono questo genere di attacco, tra queste Mercedes-Benz, Volkswagen e Skoda, non è possibile comunque controllare l’automobile.

C’è poi da sapere che l’attacco funziona solo se il criminale è vicino all’automobile da colpire, perché è necessario che il sistema Bluetooth dell’auto capti il segnale del device che viene usato come grimaldello.

Per fortuna, tutte le principali case automobilistiche in cui sono state riscontrate queste falle stanno già provvedendo alla distribuzione di aggiornamenti del software per chiudere le falle e rendere i sistemi di infotainment più sicuri.

Per aumentare però la sicurezza, se temi che qualcuno possa colpire la tua vettura, quello che puoi fare è disabilitare il sistema di accoppiamento automatico dell’infotainment che attiva il Bluetooth e si collega a qualunque dispositivo sia nel raggio d’azione del sensore, e mantenere l’accoppiamento solo con i device che sono stati precedentemente autorizzati e riconosciuti.

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