Il problema dell’acqua alta non riguarda solo la nostra storica Venezia ma è un problema che riguarda diverse aree a livello mondiale.
Se il surriscaldamento del globo continuasse a questo ritmo a causa delle miliardi di tonnellate di Co2 che la natura aveva nascosto sotto terra e che noi stiamo liberando nuovamente nell’aria bruciando i combustibili fossili, molte zone del pianeta sarebbero a rischio.
Anche pochi gradi potrebbero far sciogliere l’enorme riserva di ghiaccio situata nel polo sud, che diversamente dal polo nord, non poggia sulla terra ed è a tutti gli effetti un mega enorme iceberg.
Difficile ipotizzare gli effetti dello scioglimento completo dei ghiacci polari.
Alcuni scienziati hanno simulato il potenziale impatto evidenziando i danni che l’innalzamento del livello del mare potrebbe creare ad una città popolosa come la Grande Mela.
Per capire cosa potrebbe accadere, è stato preso come riferimento il Pliocene, un periodo particolarmente caldo con una temperatura media superiore di 3 gradi a quella attuale. In quell’era, non esistevano i poli ghiacciati e il livello del mare era circa 21 metri più elevato di quello attuale e un livello di Co2 leggermente più alto di quanto siamo riusciti ad accumulare oggi.
Se a Venezia con le barriere Mose si potrebbe in qualche modo diluire l’effetto dell’acqua alta, proteggere una intera penisola come quella americana, risulterebbe ben più problematico.
In soli 200 anni, la città potrebbe essere inghiottita dalla acque.
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