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Il microfono è sempre acceso? Cosa registrano davvero Siri, Alexa e gli altri

Published by
Elena Arrisico

Siri, Alexa e altri assistenti vocali sono in ascolto per rispondere alle nostre esigenze. La privacy, però, è messa a rischio?

Il microfono è sempre acceso? Cosa registrano davvero Siri, Alexa e gli altri – Cellulari.it

Ormai, tutti utilizziamo assistenti vocali come Alexa, Siri, Bixby o Google Assistant. Sono, infatti, diventati parte integrante della nostra vita quotidiana. Ci aiutano nella gestione e organizzazione della nostra vita e della casa rispondendo a domande, leggendoci il meteo e le notizie e molto altro ancora.

Si stanno, chiaramente, diffondendo molto di più. Ma la domanda sorge spontanea: ci ascoltano? Scopriamo se il microfono è sempre acceso e cosa registrano davvero Siri, Alexa, Bixby, Google Assistant e le altre app.

Alexa ci spia e registra tutto, anche le conversazioni in casa? Come capire se Alexa e le altre app ci spiano

C’è chi si domanda se, anche senza aver “chiamato” in causa Alexa & Co., queste ci ascoltino, registrino suoni e conversazioni in casa. I microfoni restano sempre accesi? Del resto, si tratta di un dubbio lecito. Vediamo come capire se Alexa e le altre app ci spiano e cosa viene davvero registrato.

Alexa ci spia e registra tutto, anche le conversazioni in casa? Come capire se Alexa e le altre app ci spiano – Cellulari.it
  1. I comandi dopo l’attivazione: tutto quello che viene detto dopo i classici “Alexa”, “Ehi, Siri” o “Ehi, Bixby” viene, di fatto, registrato.
  2. Le registrazioni salvate: l’utente può, però, decidere di cancellarle, oltre a poter disattivare l’archiviazione.

Alexa, Siri, Bixby, Google Assistant e gli altri assistenti vocali, quindi, non registrano tutto, ma – per ovvie ragioni – sono costantemente in ascolto. Potrebbe capitare che vengano registrate alcune cose dette prima dell’attivazione, per rispondere al meglio alla richiesta fatta. Inoltre, è bene prestare attenzione a suoni simili alle parole chiave, che potrebbero portare all’attivazione dei dispositivi. È consigliabile anche prestare attenzione a quanto segue.

  1. Spie luminose: Alexa, per esempio, accende il suo famoso anello blu, quando sta registrando ed è attiva.
  2. Cronologia: puoi cancellare la cronologia in molti casi, così da scoprire cosa è stato registrato.
  3. Disattivazione dell’archiviazione vocale: puoi farlo dalle impostazioni dell’app.
  4. Autorizzazioni sullo smartphone: nel caso degli assistenti vocali su smartphone, dai un’occhiata alle impostazioni perché potrebbero avere sempre accesso al microfono.

Nonostante questo, il tema della privacy resta rilevante. Alexa Plus, ad esempio – in arrivo nel 2025 – permetterà l’invio automatico al cloud delle registrazioni vocali, che saranno catturate dai dispositivi Echo. Già ora, cercando nella cronologia, potremmo trovare file nominati “L’audio non era destinato ad Alexa”, a causa delle attivazioni – come detto prima – fatte per errore. Come detto, però, finora si poteva risolvere cancellando i file o cambiando le opzioni. Adesso, le cose cambieranno e le interazioni arriveranno direttamente al cloud di Amazon, per motivi legati all’intelligenza artificiale. Appare, quindi, chiaro come questi strumenti ci rendano – senza alcun dubbio – la vita più facile, ma occorrerebbe domandarsi se vale la pena mettere a rischio la propria privacy. Scopri anche di più su Alexa Plus e cosa succede quando utilizziamo Alexa.

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Elena Arrisico

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