Meta ti mette davanti a una scelta: vuoi pagare o vedere pubblicità? Cosa conviene

Gli utenti di Instagram e Facebook sono stati invitati in questi giorni a scegliere tra una versione gratuita con pubblicità e una a pagamento dei due social: cosa cambia, perché adesso e quale delle due versioni conviene.

L’era dell’internet completamente gratuito è finita una volta per tutte. Agli albori di questo sistema, le società che forniscono servizi sul web avevano accettato di sposare un modello basato sul guadagno attraverso l’inserimento di inserzioni pubblicitarie, un modello che implicitamente invitava gli utenti a cedere i loro pacchetti dati in favore del servizio stesso.

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Meta ti mette davanti a una scelta: vuoi pagare o vedere pubblicità? Cosa conviene – cellulari.it

Con il passare del tempo si è scoperto che alcune aziende abusavano di questo modello, vendendo i pacchetti dati raccolti ad aziende terze per permettere una perfetta profilazione e dunque per inviare una pubblicità molto più mirata in base alle abitudini di navigazione e alla preferenze di ciascun utente.

Il problema di questa pratica è che non veniva specificato chiaramente all’utente né l’utilizzo che veniva fatto dei dati né tantomeno a chi potevano essere venduti. Inoltre non veniva concessa la facoltà di scegliere se condividere questi dati né tantomeno di scegliere a chi questi dati potevano essere condivisi e in che misura.

In seguito all’approvazione di un regolamento dell’UE, adesso ogni azienda è obbligata a mostrare la lista dei partner commerciali, la quantità e quale tipologia di dati vengono condivisi, ma anche ad offrire una possibilità di scelta all’utente, il quale può decidere se farlo o meno. Allo stesso modo le aziende devono permettere all’utente di scegliere se nei loro account può essere inserita la pubblicità o meno.

Instagram e Facebook a pagamento: quale versione scegliere tra questa e quella gratis con pubblicità

I servizi in abbonamento ormai sono da tempo a pagamento e la soglia mensile da pagare tende sempre ad aumentare. Per questa tipologia di servizio, l’inserimento della pubblicità è un’opzione pensata ad invogliare chi non vuole sostenere un costo di abbonamento elevato. Diverso è il discorso di YouTube, piattaforma streaming che è più simile a un social – poiché è uno spazio dedicato a privati che vogliono condividere contenuti -, dove invece la versione a pagamento è giunta dopo per offrire un’esperienza premium.

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Instagram e Facebook a pagamento: quale versione scegliere tra questa e quella gratis con pubblicità – cellulari.it

Tale modello è stato abbracciato sin dalla nascita su Twitch, mentre solo successivamente è stato accolto anche da un social puro come X (ex Twitter). La mossa di Musk (proprietario di X) ha spinto anche Zuckerberg ad offrire una versione premium senza pubblicità, con feed ripulito da suggerimenti non attinenti alla navigazione utente e in cui la privacy degli utenti venisse maggiormente protetta.

In realtà la versione a pagamento non è una novità di questi giorni, Meta l’aveva già preparata nel 2023 quando ha chiesto agli utenti di accettare le inserzioni pubblicitarie. L’UE però ha chiesto una modifica all’azienda, sostenendo che le inserzioni pubblicitarie non potessero essere aggiunte alla pratica di raccolta dati degli utenti.

Per questo Meta ha studiato una nuova soluzione offrendo una versione a pagamento che non avrà inserzioni pubblicitarie e nella quale i dati degli utenti non verranno più venduti e una gratuita in cui invece ci saranno le pubblicità saranno presenti e i dati verranno venduti per trarre profitto.

Di fatto gli utenti vengono avvisati che c’è la possibilità che il modello attuale possa essere sostituito da uno maggiormente rispettoso della loro privacy, però a pagamento. La versione “premium” costa 7.99 euro al mese ed è ideale per chi ci tiene a preservare la propria privacy, per chi invece si è rassegnato alla diffusione dei propri dati, la versione standard che non è in nulla differente da quella finora utilizzata,  è quella preferibile.

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