Le professioni che rischiano meno di essere sostituite dall’intelligenza artificiale: loro possono tirare un respiro di sollievo.
Da quando l’intelligenza artificiale ha fatto capolino nella nostra vita, tanti sono stati i modi in cui è stata impiegata. Ma c’è chi ha subito sollevato perplessità e timori su questa tecnologia che, così performante e utile, potrà sostituire tante professioni in futuro (anche non troppo lontano).
L’intelligenza artificiale sta prendendo sempre più piede nel mondo del lavoro ma ecco le professioni che rischiano di meno di essere sostituite. Il futuro dell’occupazione è davvero messo in “pericolo” dall’intelligenza artificiale oppure no?
L’Intelligenza Artificiale non sostituirà queste professioni
A lanciare un segnale d’allarme è Bill Gates, co-fondatore di Microsoft: secondo lui, l’IA rappresenta una minaccia concreta per milioni di posti di lavoro anche tra quelli considerati al sicuro. Questa tecnologia potrà infatti sostituire tante professioni, anche quelle impensabili.

Il suo impatto non si limiterà ai settori meno specializzati ma la tecnologia ridisegnerà il mercato del lavoro totalmente, con la possibilità che “quasi tutti i ruoli” siano prima o poi influenzati o sostituiti dall’automazione. Nonostante questo scenario preoccupante, Gates ha comunque individuato alcune professioni che non potranno essere sostituite dall’AI:
- produzione di IA: chi lavora allo sviluppo, alla programmazione e alla manutenzione dei sistemi di intelligenza artificiale non verrà sostituito e anzi, la richiesta di queste figure è destinata ad aumentare di pari passo con l’evoluzione della tecnologia stessa
- produzione di energia: il settore energetico legato ai processi complessi non verrà intaccato, probabilmente, dall’automazione. Questo perché sono richieste skills come supervisione e problem solving, tipiche dell’uomo
- studi biologici: anche le professioni legate alla biologia non verranno sostituite dall’automazione perché la complessità dei sistemi viventi e l’importanza del pensiero critico rendono difficile questa sostituzione
- sanità: l’AI sta già trasformando diversi processi in questo settore ma in genere sono professioni in cui l’empatia, il giudizio e la complessità decisionale sono decisive, quindi una completa automazione non sarà possibile.
In conclusione, dovremmo guardare comunque all’AI come ad un’alleata e non ad una nemica o a qualcosa che sostituirà il nostro lavoro. Solo adattandoci e aggiornandoci, usando l’intelligenza Artificiale per potenziare il lavoro umano, resteremo competitivi anche in futuro. Ci sono alcune professioni in cui il “tocco” dell’uomo è imprescindibile e proprio noi dobbiamo servirci dell’AI per trarne quanto di più positivo e utile c’è in questa tecnologia.