Si torna a scuola e le famiglie possono avere respiro dalle uscite detraendo i libri di testo e le spese scolastiche dal 730: ecco come.
Fra poco si torna a scuola e per ogni famiglia questo vuol dire duplice impegno: da una parte accompagnare i figli al rientro, aiutandoli a riprendere con lo studio, e dall’altra ciò comporta anche una spesa economica non indifferente fra libri di testo e tutto il necessario che serve per la scuola.
Per avere un po’ di respiro da queste uscite, però, le famiglie potranno detrarre libri di testo e altre spese scolastiche dal 730 ed ecco come fare.
Come detrarre libri di testo e spese scolastiche dal 730
Ogni famiglia che ha dei figli che vanno a scuola sa quanto sia costoso ogni anno acquistare tutto ciò che serve per la loro istruzione come libri di testo o cancelleria.

Lo Stato predispone per questo motivo delle agevolazioni come lo sgravio fiscale delle tasse scolastiche, delle spese di iscrizione, della retta della mensa scolastica, delle gite e anche delle attività extra scolastiche. Ma ci sono voci di spesa che non prevedono agevolazioni. Sui libri non mancano agevolazioni a carattere locale, tra Regioni, Province e Comuni, per poterli pagare meno o non pagarli affatto, in base all’ISEE.
Quindi in genere questo aiuto riguarda solo le famiglie che si trovano in condizioni economiche critiche. Ma è possibile che nella nuova Legge di Bilancio venga introdotta la possibilità di detrarre dal 730 i libri di testo e le spese scolastiche con detrazione al 19%. Recuperare il 19% di quanto speso nell’anno precedente quello della dichiarazione dei redditi sarebbe importante per tante famiglie, non solo per quelle con un reddito basso.
Si ragiona anche sulla eventuale franchigia da usare, ovvero se concedere lo sgravio solo oltre una determinata somma come accade per esempio con le spese sanitarie oppure se fissare un tetto massimo di spesa a figlio, come accade con molti oneri detraibili oggi. Ovviamente la detrazione potrebbe essere collegata all’ISEE del nucleo familiare così da concedere l’agevolazione a chi ne ha bisogno anche se, alla luce di quanto detto, sarebbe più fattibile fissare una soglia massima di reddito entro cui il contribuente deve restare per godere dello sgravio.
In ogni caso rappresenterebbe un’agevolazione interessante per tante famiglie che ogni anno si trovano ad affrontare spese scolastiche elevate.