Niente più scherzi, ora chi lancia i rifiuti dalla propria auto rischia una multa salatissima e anche la reclusione: stretta contro i comportamenti incivili e inquinanti.
Nessuna tolleranza per atti incivili, anche se ci può sembrare un gesto automatico e comune. Quando volte, in autostrada o nelle vie cittadine, abbiamo visto uscire dall’automobile davanti o dietro di noi, dei rifiuti lanciati dal finestrino?

Dai mozziconi delle sigarette a carta, bottiglie di plastica e tanto altro: l’inciviltà, purtroppo, è spesso ancora molto visibile nelle nostre strade. Questo comportamento, oltre ad essere irrispettoso per l’ambiente in cui si vive, contribuisce in maniera rilevante all’inquinamento; inoltre, può essere molto rischioso per gli altri veicoli che circolano, in particolare per quelli su due ruote.
Con il nuovo decreto legge, però, si è deciso di mettere fine a determinati comportamenti, o comunque attuare una stretta che punisca i trasgressori: non soltanto una multa salatissima (fino a 18mila euro), ma in alcuni casi lanciare i rifiuti dall’auto può portare anche alla reclusione.
Rifiuti dall’auto, nuova stretta: multe salatissime e reclusione dal nuovo decreto legge
Come riportato da Il Corriere, il governo ha attuato una nuova stretta per tutte quelle persone che sono solite gettare i rifiuti dalla propria auto. A partire da sabato 9 agosto è entrato in vigore il nuovo decreto-legge 8 agosto 2025, n. 116 (Disposizioni urgenti per il contrasto alle attività illecite in materia di rifiuti, per la bonifica dell’area denominata Terra dei fuochi, nonché in materia di assistenza alla popolazione colpita da eventi calamitosi), che inasprisce pene e sanzioni per chiunque inquini.

In marcia o in sosta, gettare dei rifiuti può costare molto caro: non soltanto una questione di decoro urbano, ma anche di sicurezza per tutti i veicoli in strada, soprattutto dei motociclisti. Grazie alla modifica dell’articolo 15 del Codice della Strada, il trasgressore può ora essere identificato grazie all’acquisizione delle immagini di videosorveglianza.
“Se si tratta di un fazzoletto o di un mozzicone di sigaretta, la multa arriva fino a 1.188 euro, ma se si fa volare via una bevanda in lattina o in vetro dopo averla bevuta o un sacchetto di rifiuti è prevista la segnalazione alla Procura con un’ammenda da 1.500 a 18.000 euro” ha spiegato Luigi Altamura, comandante della polizia locale di Verona e referente Anci per Viabilità Italia, a Il Corriere.
Nel caso in cui i rifiuti vengano gettati in aree protette o zone già inquinate, comportando un rischio concreto per le persone o per l’ambiente, può scattare anche l’arresto, con una pena da sei mesi a cinque anni e mezzo, che arriva fino a sette anni nei casi più gravi.