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La crisi dei chip colpisce anche Apple: le ripercussioni sull’iPhone 13

Published by
A. Roberto Finocchiaro

La crisi dei chip si abbatte anche su Apple e colpisce la serie iPhone 13. Ecco cosa sta succedendo.

Apple deve fare i conti con la crisi dei chip (AdobeStock)

Anche Apple deve fare indirettamente i conti con la crisi di approvvigionamento dei semiconduttori, mannaia per moltissimi produttori impegnati non soltanto nel segmento tecnologico. Secondo quanto riferito dall’autorevole Bloomberg, il gigante di Cupertino sarà infatti costretto a rivedere al ribasso i propri obiettivi di produzione, che dovrebbero subire un grosso taglio già a partire dalle prossime settimane.

Il protagonista (stavolta in negativo) degli effetti della crisi dei chip sarà l’intera serie iPhone 13: Apple aveva già pianificato di produrre 90 milioni di pezzi entro l’anno, ma a detta delle informazioni raccolte dalla fonte, tale quantitativo sarà presto ridotto di ben 10 milioni di unità. Il motivo è anche noto, seppur non ancora ufficializzato: pare, infatti, che due dei principali fornitori di chip (Broadcom e Texas Instruments) non saranno in grado di fornire il numero di componenti promesso ad Apple in fase di stipula.

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Apple subisce i ritardi nella fornitura di alcuni componenti di iPhone 13

La produzione degli iPhone 13 dovrebbe ridursi di dieci milioni di unità (AdobeStock)

In particolare, Texas Instruments è patner strategico dell’azienda rappresentata da Tim Cook, giacché ha il compito di fornire tutti quei chip che permettono di alimentare i pannelli OLED degli iPhone 13. Altrettanto importante è il ruolo di Broadcom, insignita invece della produzione dei componenti delle antenne wireless dei “melafonini” di nuova generazione. Ambedue i fornitori si affidano ad alcune fonderie indipendenti (tra cui TSMC) per la realizzazione materiale delle componentistiche di cui s’è fatto accenno.

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Il risultato è pressoché scontato. Si sarebbe cioè creata una sovrapposizione di ritardi nella produzione dei pezzi hardware e a farne suo malgrado le spese è Apple, l’utente finale di questi componenti. E non si tratta di conseguenze di non poco conto. La scelta di ridurre la produzione degli iPhone 13 comporterà giocoforza un allungamento dei tempi di consegna dei nuovi smartphone, con un impatto considerevole anche per i consumatori.

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A. Roberto Finocchiaro

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