L’arrivo degli iPhone 15 ha sconquassato il mercato degli smartphone, dividendo. Il nuovo cavo è davvero uno svantaggio. Oppure no?
L’iPhone più unico che raro è finalmente qui. O meglio, è stato presentato da Apple lo scorso 12 settembre, tramite un evento strepitoso, che ha fatto impazzire i fan dei dispositivi griffati dalla Mela più famosa al mondo e, naturalmente, diviso.
Partiamo da un dato oggettivo che deve mettere per forza tutti d’accordo, fan e detrattori: gli iPhone 15 che potranno essere toccati con mano il prossimo 22 settembre (questa la data che va per la maggiore) sono entrati di fatto nella storia. Perché?
Perché mai Apple aveva concepito e sviluppato un iPhone con la porta USB-C, mandando definitivamente in pensione un pezzo raro, esclusiva soltanto del colosso di Cupertino: arrivederci cavo lightning. Fin qui tutti sulla stessa strada a braccetto, finché non si arriva davanti a un bivio e ognuno prende la via che più gli piace.
L’ultimo dato oggettivo su questa pagina di storia scritta da Apple, è che ci è stato lo zampino della UE, che ha praticamente costretto Apple ad accodarsi all’utilizzo di un cavo con porta USB-C, utilizzato da tutti gli altri produttori di smartphone. I critici di questa storica trasformazione hanno mugugnato che ora non sarà più possibile utilizzare i vecchi cavi Lightning nella nuova porta USB-C dell’iPhone 15, almeno senza adattatore. Il che vuol dire che se li avete o li buttate, oppure li riponete da qualche parte. Tutto vero, questa trasformazione creerà dei rifiuti elettronici a breve. Ma i fischi dei detrattori diventano applausi.
Sono quelli che esultano per la scelta, sia chiaro non diretta di Apple. Che, dal canto suo, ha dovuto adeguarsi alla normativa UE approvata l’anno scorso, che obbliga i produttori di gadget a includere USB-C sui loro nuovi prodotti. Chi gongola per questa novità sono i pro-USB-C, un cavo che di per sé presenta alcuni vantaggi tecnici rispetto a Lightning: può supportare livelli di potenza più elevati rispetto a Lightning e offre velocità di trasferimento dati più elevate, anche se il più grande vantaggio è che tutti utilizzeranno lo stesso cavo, per cui a lungo termine quello che ora può sembrare un aumento dei rifiuti elettronici, diventerà in realtà una diminuzione, cammin facendo.
Che piaccia o meno ora tutti i gadget si collegheranno utilizzando lo stesso cavo? I fan di Android e iPhone possono unirsi via cavo: c’è chi avrà due smartphone e al massimo un cavo USB-C. Ora l’iPhone può funzionare con lo stesso cavo che alimentava il tuo MacBook e forse anche il tuo controller PlayStation DualSense. Voi, invece, da che parte state?
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