Molti italiani riusciranno ad andare in pensione a 61 anni: ecco chi potrà farlo e perché.
C’è chi spera che questo sia il suo anno per andare in pensione, magari possiede i requisiti di età o contributivi per farlo. Ma la buona notizia è che anche chi ha soli 61 anni potrà farlo.
Ci sono infatti diverse misure in corso di analisi e fra le proposte del Governo c’è appunto quella che permetterebbe ai lavoratori di andare in pensione proprio a 61 anni.
Chi potrà andare in pensione ai 61 anni?
Fra le varie proposte del Governo sono spuntate “Quota 89” e “Quota 96”. La prima consisterebbe nella pensione anticipata contributiva a 64 anni di età, con almeno 25 anni di versamenti.

Nel 2025 potranno sfruttare questa possibilità coloro che hanno versato il primo contributo dopo il 31 dicembre 1995 e che hanno versamenti alla previdenza complementare. Invece Quota 96 è un tipo di pensione anticipata rivolta a chi svolge mansioni usuranti, ha compiuto 61 anni di età e ha almeno 35 anni di contributi.
Per lavoro usurante si intende quello che può causare stress e infortuni per via dell’impegno fisico che richiedono. Il beneficio, in particolare, si rivolge, fra gli altri, ai lavoratori:
- impegnati in mansioni particolarmente usuranti
- notturni a turni e/o per l’intero anno
- addetti alla cosiddetta “linea catena”
- conducenti di veicoli, di capienza complessiva non inferiore a nove posti, adibiti a servizio pubblico di trasporto collettivo.
Per mansioni particolarmente usuranti il legislatore fa riferimento alle seguenti:
- lavori in galleria, cava o miniera
- lavori in cassoni ad aria compressa
- lavori svolti dai palombari
- lavori ad alte temperature
- lavorazione del vetro cavo
- lavori espletati in spazi ristretti
- lavori di asportazione dell’amianto
Come unico requisito per accedere alla pensione anticipata di Quota 96 c’è quello anagrafico di minimo 61 anni (non più 60) e 35 anni di contributi. Possono accedere alla pensione i lavoratori con:
- 63 anni e 33 anni di contributi
- 65 anni e 31 anni di contributi
- 62 anni e 34 anni di contributi
I requisiti per accedere alla pensione anticipata oggi
Oggi per accedere alla pensione anticipata con i requisiti agevolati occorre che l’attività usurante sia svolta per almeno 7 anni negli ultimi 10 anni di lavoro, o per almeno metà della vita lavorativa complessiva.
Dal 2016 al 2026, i requisiti agevolati per accedere al trattamento pensionistico anticipato sono, inoltre:
1. per i lavoratori impegnati in mansioni particolarmente usuranti (addetti alla cosiddetta “linea catena”, conducenti di veicoli adibiti a servizio pubblico di trasporto collettivo, notturni a turni occupati per un numero di giorni lavorativi pari o superiore a 78 all’anno o per lavoratori notturni che prestano attività per periodi di durata pari all’intero anno lavorativo):
- dipendenti: quota 97,6 con età minima di 61 anni e 7 mesi e anzianità contributiva minima di 35 anni
- autonomi: quota 98,6 con età minima di 62 anni e 7 mesi e anzianità contributiva minima di 35 anni
2. per i lavoratori notturni a turni occupati per un numero di giorni lavorativi da 72 a 77 all’anno:
- dipendenti: quota 98,6 con età minima di 62 anni e 7 mesi e anzianità contributiva minima di 35 anni
- autonomi: quota 99,6 con età minima di 63 anni e 7 mesi e anzianità contributiva minima di 35 anni
3. per i lavoratori notturni a turni occupati per un numero di giorni lavorativi da 64 a 71 all’anno:
- dipendenti: quota 99,6 con età minima di 63 anni e 7 mesi e anzianità contributiva minima di 35 anni
- autonomi: quota 100,6 con età minima di 64 anni e 7 mesi e anzianità contributiva minima di 35 anni.
Per accedere invece all’Ape sociale e all’anticipo pensionistico per i lavoratori precoci, la legge di stabilità 2017 ha istituito la nuova categoria dei lavori con mansioni particolarmente pesanti o gravose ovvero:
- addetti alla concia di pelli e pellicce
- addetti ai servizi di pulizia
- addetti spostamento merci e/o facchini
- conducenti di camion o mezzi pesanti in genere
- conducenti treni e personale viaggiante in genere
- guidatori di gru o macchinari per la perforazione nelle costruzioni
- infermieri o ostetriche che operano su turni
- maestre/i di asilo nido e scuola dell’infanzia
- operai edili o manutentori di edifici
- operatori ecologici e tutti coloro che si occupano di separare o raccogliere rifiuti
- addetti all’assistenza di persone non autosufficienti
- lavoratori marittimi, pescatori, operai agricoli, operai siderurgici.