In Austria è rallentato lo scioglimento dei ghiacciai; infatti, da uno studio effettuato sulle Alpi austriache, sembra che lo spessore dei ghiacciai austriaci stia notevolmente migliorando e che lo scioglimento stia diminuendo. Queste notizie sono così positive e vengono messe in risalto perché l’anno scorso il clima è stato molto secco.
Le notizie sui danni ambientali a causa dei cambiamenti climatici sono sempre più all’ordine del giorno; l’ecosistema della Terra fa sempre più fatica a riprendersi dalle azioni scriteriate dell’uomo, tra inquinamento di acque ed aria e sfruttamento di flora e fauna.
Una conseguenza drammatica di questa situazione è lo scioglimento dei ghiacciai che a sua volta provoca l’innalzamento delle acque. I governi di tutto il mondo si stanno organizzando ed acquisendo gli strumenti per evitare che intere città affacciate alle coste vengano spazzate via dalle acque.
In California il governo è ricorso al razionamento dell’acqua a causa della forte siccità che il territorio sta subendo.
In Germania, invece, l’anidride carbonica ha raggiunto una concentrazione nell’atmosfera tale, che è stato previsto un innalzamento del livello del mare  di 25 metri entro i prossimi 2 mila anni.
Anche New York è una delle città destinate ad avere questo destino, come anche molte altre città del nord-est degli Stati Uniti e del Canada, minacciati dallo scioglimento dei ghiacciai della Groenlandia, uccidendo milioni di abitanti in queste metropoli, che non saranno mai più quelle che oggi vediamo.
I ricercatori perciò sono molto felici di annunciare al mondo la bellissima scoperta fatta sulle nostre Alpi; infatti in Austria, uno dei paesi europei con maggior numero dei ghiacciai, dopo tanti anni finalmente sta rallentando lo scioglimento dei ghiacci.
E’ stata positiva l’azione delle piogge; infatti le perturbazioni degli ultimi mesi hanno avuto la funzione di tappo sui ghiacciai che hanno trovato nuovo materiale nell’acqua caduta con cui potersi sostenere. Con questa scoperta gli scienziati e tutti quelli che hanno a cuore la sorte dei ghiacciai sia in Austria che nelle Alpi, perché questo è un piccolo segnale di segno positivo che fa sperare in una ripartenza.
20 mila anni fa la maggior parte dell’Europa, Asia, Nordamerica e Sudamerica era coperta da ghiacciai spessi diversi chilometri. Purtroppo, da allora il ghiaccio si è sciolto in modo sistematico e graduale e le calotte di ghiaccio si sono ritirate sempre di più. Attualmente le uniche calotte di ghiaccio sulla Terra si trovano in Antartide e in Groenlandia. Il ghiaccio si trova anche nelle regioni montagnose, o sotto forma di banchise galleggianti nell’Oceano Artico e intorno all’Antartide.
Le osservazioni dallo spazio rivelano che i banchi di ghiaccio si stanno sciogliendo sempre di più; infatti le immagini satellitari mostrano che durante l’estate artica si sono sciolte zone piuttosto grandi di ghiaccio marino. Il livello del mare non sarà influenzato dallo scioglimento del ghiaccio galleggiante, ma si verificheranno cambiamenti importanti per l’ambiente; le lastre di ghiaccio che attualmente fanno da specchio riflettendo la luce solare e raffreddando la Terra non avranno questa funzione. Se il ghiaccio scompare, la Terra diventerebbe più calda e l’aumento della temperatura potrebbe provocare drammatici cambiamenti climatici. Molte zone della Terra potrebbero essere devastate.
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