Se hai debiti o mutui, fai questa scelta che riguarda il tuo TFR: non rischiare. Ecco cosa sapere.
Il TFR (Trattamento di Fine Rapporto) è una somma di denaro che spetta al lavoratore dipendente al termine del rapporto di lavoro. È anche comunemente chiamato liquidazione o buonuscita.
Il lavoratore, risparmia “forzosamente” questa risorsa economica aggiuntiva per affrontare la fase successiva alla conclusione del lavoro (pensionamento, ricerca di nuovo impiego e così via). Spetta a tutti i lavoratori subordinati, indipendentemente dalla causa di cessazione del rapporto (dimissioni, licenziamento, scadenza del contratto, pensionamento e così via) ma non ai lavoratori autonomi.
Compreso quanto sia fondamentale questa quota di denaro che spetta al lavoratore, non farti fregare: se hai debiti o mutui ecco la scelta che dovresti fare riguardo il TFR.
La riforma previdenziale prevista per il 2026 introduce la possibilità di richiedere l’anticipo del TFR (Trattamento di Fine Rapporto) maturando direttamente in busta paga con un’erogazione mensile.
Non tutti lo sanno ma per renderlo “operativo”, la scelta deve essere effettuata entro il 31 dicembre 2025 ed è irreversibile per tre anni. I vantaggi di questa opzione sono la disponibilità immediata di liquidità mensile, stimata tra 80 e 150 euro, utile per chi ha mutui o debiti da gestire.
Tuttavia, ci sono anche svantaggi importanti: si rinuncia alla rivalutazione annuale del TFR (che può variare tra l’1,5% e il 3%) e si subisce una tassazione ordinaria sulle somme erogate, anziché la tassazione separata che normalmente si applica al TFR. Per chi è prossimo alla pensione, questa soluzione potrebbe non convenire, data la perdita di potenziale rivalutazione e maggior tassazione.
I simulatori aziendali per calcolare l’impatto di questa scelta saranno disponibili dal 15 ottobre 2025, consentendo ai lavoratori di valutare con precisione la convenienza rispetto alle proprie esigenze finanziarie personali. Quindi, chi si trova ad affrontare dei debiti o un mutuo, può considerare questa possibilità per avere liquidità mensile (80-150 euro) utile per far fronte a queste spese, a volte impreviste, e a volte che davvero pesano notevolmente su un budget familiare rendendo difficile portare avanti una vita dignitosa.
Come visto, però, questa scelta non è conveniente per chi è prossimo alla pensione ma ognuno può valutare la sua situazione usando i simulatori aziendali per prendere la decisione migliore.
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