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Non solo cellulari

Il servizio alternativo di Netflix non convince: i numeri sono disastrosi

Published by
Pasquale Conte

Da tempo, Netflix sta provando ad allargarsi e a fornire servizi alternativi alla semplice visione di contenuti in streaming. Uno di questi però non convince, anche e soprattutto leggendo il feedback degli abbonati

Ancora oggi, Netflix viene considerata la piattaforma di streaming numero uno al mondo. Un successo ottenuto nel corso degli anni grazie ad un servizio seguito e sempre aggiornato. Con un semplice abbonamento mensile o annuale, disponibile in diversi tagli, c’è la possibilità di accedere ad un vastissimo catalogo che comprende film, serie TV e documentari di ogni genere ed età.

I servizi alternativi di Netflix non convincono (Adobe Stock)

Ma il colosso di Reed Hastings non vuole fermarsi qui, e anzi ha già lanciato diversi servizi alternativi che puntano a fornire un’esperienza totalizzante per i propri clienti. Uno di questi è Netflix Games, con decine di videogiochi inclusi nell’abbonamento. Proprio qualche giorno fa sono state presentate le novità di agosto, ma il tutto non regge. Almeno stando al feedback arrivato in questi primi mesi.

Netflix, gli utenti preferiscono ancora il servizio di base

Netflix (Adobe Stock)

Stando alle recenti analisi di Apptopia, al momento Netflix Games non convince. Lanciato a novembre dello scorso anno, il servizio è stato scaricato solamente 23,3 milioni di volte in tutto il mondo. Facendo un rapporto con la media giornaliera di utenti che utilizzano effettivamente i titoli disponibili, si arriva a circa 1,7 milioni di giocatori. Un dato preoccupante, che riguarda meno dell’1% di tutti gli abbonati a Netflix.

Risultati ovviamente ben lontani dalle aspettative iniziali del colosso di Reed Hastings. Facendo un rapido resoconto, si può facilmente evincere come per gli abbonati sia ancora il catalogo streaming l’elemento che spinge a pagare una sottoscrizione mensile o annuale. Intanto, l’azienda continua ad attraversare un periodo generale di crisi. Basti pensare che, come annunciato nelle settimane passate, si è deciso di vendere alcune serie originali ad altre emittenti televisive.

Ma non solo perché, sempre entro la fine del 2022, dovrebbe arrivare un nuovo piano in abbonamento con le pubblicità, ovviamente a prezzo ridotto rispetto a quello di base. Microsoft sarà partner del progetto, così da arrivare ad una realizzazione finale tempestiva e soprattutto efficace. Staremo a vedere se da qui alle prossime settimane ci sarà un’inversione di rotta e se anche altri servizi alternativi di Netflix riusciranno a raggiungere la stessa nomea del catalogo di streaming, anche se per il momento le aspettative non sono così alte.

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Pasquale Conte

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